‘Manchevolezze e incongruenze’
Tutela dei beni culturali a Locarno, le critiche del Gruppo territorio della sezione Ps
Inoltrata una lunga serie di osservazioni nell’ambito della consultazione indetta dal Municipio e scaduta ieri
Manchevolezze, incongruenze, informazione e coinvolgimento insufficienti... Critiche e perplessità in serie da parte della sezione del Partito socialista di Locarno – tramite il suo Gruppo territorio (Gt) – in merito alle proposte municipali relative ai beni culturali da iscrivere nel Piano regolatore, la cui consultazione è scaduta ieri. Innanzitutto, viene espressa “una certa sorpresa” nel constatare la vetustà e l’incompletezza del piano catastale usato per segnalare i singoli beni culturali. “Il piano, infatti – si legge – riporta ancora edifici ormai scomparsi da tempo, come il vecchio Lido o l’hotel Cécile sul lungolago. D’altra parte non si tratta di un piano vecchio, poiché vi sono riportati edifici costruiti di recente, come il nuovo Liceo, la Ferriera o altri, ma nello stesso tempo mancano in maniera eclatante edifici che sono stati realizzati anche prima di quelli citati. Tra questi vi è il Centro di pronto intervento, edificio che sarebbe necessario vedere sulla pianta non solo per la sua importanza urbanistica, ma anche perché porta la firma dell’architetto Livio Vacchini, i cui edifici su suolo locarnese sono in genere oggetto di proposta di tutela locale”. Il Gruppo territorio del Ps (ne fanno parte Michele Bardelli, Giorgio Beretta Piccoli, Marco Büchler, Gustavo Groisman, Alberto Inderbitzin, Franco Patà, Valérie Perret-Gentil Patà e Sabina Snozzi Groisman) sottolinea poi che il Municipio propone la tutela a livello locale di un numero decisamente minore di oggetti rispetto agli edifici che l’Autorità cantonale ha ritenuto potessero essere iscritti dal Comune nella lista dei beni culturali. “Già solo la riduzione del numero di oggetti proposti – osserva – avrebbe dovuto essere spiegata in modo esaustivo nella documentazione a disposizione. Non si capisce bene quale sia il criterio che ha portato a una drastica riduzione degli oggetti da tutelare, ma non è difficile scorgere una cautela fuori luogo nei confronti della proprietà privata (analizzando il tipo di proprietà delle tutele proposte, il Gt intravede in effetti una scelta di comodo che privilegia edifici già in mano pubblica), se non addirittura di fastidio”. Il Ps elenca quindi una lunga serie di edifici che ritiene meritino di essere tutelati e che invece sono stati “inspiegabilmente” scartati.
Informazione inadeguata
“Nulla si comprende – aggiunge il Ps – delle regole che hanno portato a tracciare i perimetri di rispetto”. E pure la procedura di informazione e partecipazione, secondo il Ps, non è esente da pecche: “Alla luce delle manchevolezze e delle incongruenze della proposta municipale, ma anche e soprattutto della spiegazione delle scelte, il Gt ritiene che il solo deposito degli atti presso l’Ufficio tecnico non corrisponda ad una modalità di informazione adeguata all’importanza della pianificazione e della cerchia degli interessati. Pertanto, il Gt ritiene “indispensabile una serata informativa, dove vengano esposte non solo le scelte di tutela, ma anche i criteri che le giustificherebbero. Bellinzona e Lugano hanno avviato un dibattito assai sentito dalla popolazione, accogliendo pure in gran numero i suggerimenti cantonali. Locarno deve limitarsi ad esporre un’asettica lista ed un piano neppure correttamente aggiornato?” Infine, il Ps si lamenta del fatto che le proposte di tutela avanzate già nel corso del 2013 non siano state tenute in considerazione. “La nostra lista – sottolinea – proponeva e giustificava edifici che riteniamo importanti per la storia e il patrimonio architettonico e urbanistico della Città, che devono perlomeno essere discusse. Si pensi solo alla nostra richiesta di considerare le Scuole comunali di Solduno, edificio di sicuro interesse anche solo per i rapporti tra i diversi volumi, gli spazi esterni e la situazione urbanistica, progettato da Agostino Cavadini negli anni 60”. In conclusione, il Gruppo territorio del Ps auspica che le sue osservazioni siano correttamente tenute in conto dal Municipio e che la procedura di informazione e partecipazione venga completata da una serata informativa e da un dibattito pubblico.