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Buttet getta la spugna

La Procura vallesana apre un’inchiesta per coazione contro l’ex deputato Ppd Il parlamenta­re, ora al centro di un procedimen­to per coazione, si dimette dal Nazionale. Altre donne sarebbero state molestate dall’ex vicepresid­ente del Ppd.

- Ats/Red

Berna – Oggetto di un procedimen­to penale per coazione e accusato per mezzo stampa da alcune deputate di molestie, il ppd Yannick Buttet lascia il Nazionale. Dice di farlo nell’interesse della sua famiglia, del suo partito, della sua salute («Voglio ritrovare la pace necessaria alla guarigione»). Dimissioni “indipenden­ti dal procedimen­to penale attualment­e in corso, il cui esito è ancora pendente”, rileva Buttet nel comunicato inviato ieri in serata dal suo avvocato, Andreas Meili. “È stata data un’immagine di me nella quale non mi riconosco e dalla quale mi distanzio”. Parallelam­ente, afferma di non voler gravare sul partito e ringrazia chi lo ha sostenuto, dicendosi disposto, su richiesta del partito, a riassumere la carica di sindaco di Collombey-Muraz quando la salute glielo permetterà. In una nota, il Ppd svizzero riconosce che quella di Buttet è una decisione personale, presa a tutela della sua famiglia e del partito. La formazione politica lo ringrazia per il suo lavoro e il suo impegno. Nei confronti del 40enne, al centro di una vicenda di presunto stalking e di denunce per molestie sessuali, la giustizia vallesana ha ora promosso un procedimen­to penale per coazione in seguito alla denuncia, per “reati contro l’onore e la libertà”, sporta dalla sua ex amante. Un reato passibile di una pena detentiva sino a tre anni o di una pena pecuniaria. Il procedimen­to fa seguito al fermo, nella notte tra il 18 e il 19 novembre, davanti al domicilio della sua ex amante: il quarantenn­e avrebbe suonato una ventina di volte il campanello all’entrata dell’immobile di Sierre in cui la donna vive con i suoi due bambini. La donna avrebbe avuto una relazione extraconiu­gale con il consiglier­e nazionale per un anno e mezzo. Dalla fine della loro storia, circa un anno fa, Buttet l’avrebbe perseguita­ta con sms, e-mail e telefonate, talora fino a 50 volte al giorno. La vicenda ha spinto diverse deputate federali e giornalist­e a rivelare di essere state molestate da Buttet. Alcune hanno raccontato anonimamen­te i fatti sui media, fornendo dettagli scabrosi sul comportame­nto del consiglier­e nazionale, in particolar­e in occasione di serate in cui il vallesano era sotto l’effetto dell’alcol. Buttet, che sta curando i suoi problemi di alcol, si era già dimesso dalle cariche di vicepresid­ente del Ppd svizzero e della Società svizzera degli ufficiali. Era inoltre stato sospeso dalle sue funzioni quale tenente-colonnello. Dovrà anche consegnare l’arma di servizio all’arsenale, come da prassi per i militi oggetto di denuncia. Il 40enne si era ritirato temporanea­mente dai suoi mandati di consiglier­e nazionale e di sindaco di Collombey-Muraz.

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KEYSTONE Perseguita­va l’ex con sms e telefonate fino a 50 volte al giorno

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