Putin ringrazia Trump
‘Grazie Vladimir’, ‘Grazie Donald’. Continua lo scambio di apprezzamenti e ringraziamenti tra Putin e Trump, nonostante l’ombra del Russiagate si stia allungando sulla Casa Bianca. Ieri il leader del Cremlino ha telefonato al presidente Usa per ringraziarlo delle informazioni ottenute dalla Cia che hanno consentito di sventare un piano Isis per attaccare San Pietroburgo e la sua cattedrale. Quella stessa Cia che, insieme alle altre agenzie di intelligence americane, ha accusato Mosca di aver interferito nelle presidenziali, ma che evidentemente ha mantenuto aperto il canale sul fronte della lotta al terrorismo. La chiamata appare inusuale, perché i presidenti raramente si ringraziano pubblicamente per la condivisione dell’intelligence e i potenti servizi segreti russi non amano certo essere secondi a nessuno in casa loro. È la seconda telefonata in tre giorni, dopo quella con cui il tycoon ha espresso la sua gratitudine per il riconoscimento pubblico fatto da Putin delle performance dell’economia Usa, come prova della fiducia che circonderebbe Trump nonostante i democratici stiano cercando di delegittimarlo con le “invenzioni’ delle collusioni russe”. Nell’ultimo colloquio, il presidente russo ha chiesto a Trump di estendere la sua gratitudine alla Cia e ha assicurato che “se le agenzie di intelligence russe riceveranno informazioni su minacce terroristiche contro gli Usa le passeranno alle loro controparti usa attraverso i loro canali di comunicazione”. Una conferma, che le intelligence dei due Paesi continuano a cooperare su terreni di interessi comuni. “Le informazioni ricevute dalla Cia sono stati sufficienti a individuare e ad arrestare i sospetti”, ha riferito il Cremlino.