È l’Ambrì più brutto
Senza mordente e troppo passivi i biancoblù si fanno asfaltare dal Bienne. E la situazione in classifica si fa critica.
Bienne – È sicuramente una delle più brutte uscite stagionali dell’Ambrì. Infatti, i leventinesi giocano in modo egregio solamente una decina di minuti, nel primo tempo. Ovvero quelli che trascorrono tra la prima rete incassata (quella firmata da Forster al 6’) e il pareggio di Guggisberg al 15’, ottenuto con un tuffo spettacolare (per l’attaccante bernese è il primo gol in questo campionato). Un peccato, perché dopo la pessima entrata in materia, con il Bienne a dominare a piacimento i primi minuti, i biancoblù avevano dimostrato di poter riuscire a reagire. Anche se, per onestà di cronaca, gli ospiti non si sarebbero potuti lamentare se il disavanzo dopo i primi istanti di gara fosse stato maggiore.
Dieci minuti egregi, fino allo splendido 1-1 di Guggisberg. Poi Earl e compagni iniziano un preoccupante monologo.
In ogni caso, proprio quando la contesa pareva incanalarsi sui binari dell’equilibrio, due clamorosi svarioni difensivi consentono a Rajala di confezionare una doppietta nello spazio di nemmeno tre minuti, tra il 17’ e il 19’. La prima rete del finlandese viene favorita da un disco perso banalmente, mentre la seconda è frutto di una ripartenza agevolata dal pessimo piazzamento dell’allegra retroguardia ticinese, oltre che da un intervento mancato di Jelovac. Nel secondo tempo il match continua su ritmi assai bassi e in pista prevale la confusione. Poche le manovre degne di nota. Privato di Plastino (uscito di scena per un infortunio a una non meglio precisata parte alta del corpo), i biancoblù continuano a commettere qualche errore di troppo in zona difensiva, con i bernesi che colgono l’occasione e al 35’ (con Neuenschwander) collezionano il quarto punto. Gli arbitri devono però analizzare l’episodio al video, dato che il bastone del centro bernese è assai alto al momento della sua deviazione volante, ma decidono infine di convalidare la rete. E come se non bastasse, 2’ più tardi arriva la
stoccata finale di Earl. Il suo gol è la fotografia della scialba prova dell'Ambrì: infatti l’americano Earl sbaglia un passaggio, ma torna in zona neutra per togliere il disco all’avversario e, dopo aver preso la rincorsa dal proprio terzo, effettua una discesa sul fianco prima di aggirare la gabbia di Conz e realizzare il punto del definitivo 5-1. Nella circostanza è imbarazzante la mancanza di mordente dei cinque leventinesi sul ghiaccio, che se ne stanno praticamente fermi ad ammirare lo statunitense. In sostanza il match si conclude lì, con i restanti 20’ che diventano puramente
accademici, e si giocano solo perché il regolamento lo impone. L’Ambrì, intanto, ha ormai perso il contatto con il decimo posto, con una sconfitta che deve fare riflettere. Infatti è strano come la squadra di Cereda riesca a diventare tanto brutta meno di 24 ore dopo la partita di sabato alla Valascia, contro la corazzata Berna, in cui i leventinesi perdono sì al supplementare, ma senza sfigurare. Anche se, complessivamente, nelle ultime settimane si denota un calo di prestazioni. Dopo uno splendido inizio, nettamente al di sopra delle aspettative, che ha illuso un po’ tutti.