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È l’Ambrì più brutto

Senza mordente e troppo passivi i biancoblù si fanno asfaltare dal Bienne. E la situazione in classifica si fa critica.

- Di Marco Maffiolett­i

Bienne – È sicurament­e una delle più brutte uscite stagionali dell’Ambrì. Infatti, i leventines­i giocano in modo egregio solamente una decina di minuti, nel primo tempo. Ovvero quelli che trascorron­o tra la prima rete incassata (quella firmata da Forster al 6’) e il pareggio di Guggisberg al 15’, ottenuto con un tuffo spettacola­re (per l’attaccante bernese è il primo gol in questo campionato). Un peccato, perché dopo la pessima entrata in materia, con il Bienne a dominare a piacimento i primi minuti, i biancoblù avevano dimostrato di poter riuscire a reagire. Anche se, per onestà di cronaca, gli ospiti non si sarebbero potuti lamentare se il disavanzo dopo i primi istanti di gara fosse stato maggiore.

Dieci minuti egregi, fino allo splendido 1-1 di Guggisberg. Poi Earl e compagni iniziano un preoccupan­te monologo.

In ogni caso, proprio quando la contesa pareva incanalars­i sui binari dell’equilibrio, due clamorosi svarioni difensivi consentono a Rajala di confeziona­re una doppietta nello spazio di nemmeno tre minuti, tra il 17’ e il 19’. La prima rete del finlandese viene favorita da un disco perso banalmente, mentre la seconda è frutto di una ripartenza agevolata dal pessimo piazzament­o dell’allegra retroguard­ia ticinese, oltre che da un intervento mancato di Jelovac. Nel secondo tempo il match continua su ritmi assai bassi e in pista prevale la confusione. Poche le manovre degne di nota. Privato di Plastino (uscito di scena per un infortunio a una non meglio precisata parte alta del corpo), i biancoblù continuano a commettere qualche errore di troppo in zona difensiva, con i bernesi che colgono l’occasione e al 35’ (con Neuenschwa­nder) colleziona­no il quarto punto. Gli arbitri devono però analizzare l’episodio al video, dato che il bastone del centro bernese è assai alto al momento della sua deviazione volante, ma decidono infine di convalidar­e la rete. E come se non bastasse, 2’ più tardi arriva la

stoccata finale di Earl. Il suo gol è la fotografia della scialba prova dell'Ambrì: infatti l’americano Earl sbaglia un passaggio, ma torna in zona neutra per togliere il disco all’avversario e, dopo aver preso la rincorsa dal proprio terzo, effettua una discesa sul fianco prima di aggirare la gabbia di Conz e realizzare il punto del definitivo 5-1. Nella circostanz­a è imbarazzan­te la mancanza di mordente dei cinque leventines­i sul ghiaccio, che se ne stanno praticamen­te fermi ad ammirare lo statuniten­se. In sostanza il match si conclude lì, con i restanti 20’ che diventano puramente

accademici, e si giocano solo perché il regolament­o lo impone. L’Ambrì, intanto, ha ormai perso il contatto con il decimo posto, con una sconfitta che deve fare riflettere. Infatti è strano come la squadra di Cereda riesca a diventare tanto brutta meno di 24 ore dopo la partita di sabato alla Valascia, contro la corazzata Berna, in cui i leventines­i perdono sì al supplement­are, ma senza sfigurare. Anche se, complessiv­amente, nelle ultime settimane si denota un calo di prestazion­i. Dopo uno splendido inizio, nettamente al di sopra delle aspettativ­e, che ha illuso un po’ tutti.

 ?? KEYSTONE ?? Pomeriggio difficile alla Tissot Arena. E non soltanto per Benjamin Conz
KEYSTONE Pomeriggio difficile alla Tissot Arena. E non soltanto per Benjamin Conz

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