Tami: ‘Auspico un Lugano ancora più forte’
Il carico di impegni che attende il Lugano nella seconda parte della stagione sarà di sole 17 partite, poco più della metà di quelle disputate nei primi cinque mesi... «Significa che riprenderemo ritmi di lavoro consoni alla stragrande maggioranza delle squadre elvetiche – prosegue Pier Tami –. Si ritorna a quelle che erano le abitudini di una volta e per me a settimane-tipo, nelle quali sarà possibile lavorare su aspetti tattici e provarli con delle amichevoli». Ciò significa che in primavera potremmo vedere un Lugano ancora migliore, visto che il tempo per lavorare (e quindi crescere) sarà maggiore... «Auspico proprio di sì. Dal punto di vista fisico non siamo mai stati in difficoltà, ma adesso potremo tornare a lavorare con quei ritmi che meglio conosciamo, perché in Svizzera sono pochi i giocatori che possono permettersi di disputare tutti gli anni le Coppe europee». E pensare di tornarci anche l’anno prossimo, nel continente? «Sarebbe bellissimo. Con un campionato a 10 squadre bisogna sempre guardarsi le spalle, in quanto sono sufficienti un paio di partite storte per ritrovarsi in situazioni spiacevoli. Ma è altresì giusto essere ambiziosi e questo Lugano, sulla base delle prestazioni proposte, con qualche punto in più – e penso soltanto a quelli persi per colpa no- stra, non per errori di terzi – adesso si ritroverebbe in piena zona Uefa. Per cui, pur rimanendo vigili a ciò che succede alle nostre spalle, non dovremmo precluderci a priori la possibilità di rimanere agganciati a quella parte di classifica capace di regalarci ancora una volta la goia dell’Europa».