È una Lara Gut ‘a pezzi’
La ticinese vicina al podio in superG ma ancora a caccia dalle migliori sensazioni: ‘Non è facile, ma devo avere pazienza’
È un quarto posto amaro quello conquistato da Lara Gut nel secondo superG del weekend, ieri a Val d’Isère. Non tanto per il fatto di essere arrivata ai piedi del podio nella gara che ha segnato il ritorno al successo, dopo oltre due anni e mezzo dall’ultima volta, dell’austriaca Anna Veith (davanti a Tina Weirather e Sofia Goggia), bensì per le sensazioni che ha provato la ticinese sulle nevi transalpine (sabato, sempre in superG, aveva chiuso 9ª) e più in generale in questo inizio di Coppa del mondo, che ricordiamo ha segnato il suo ritorno alle competizioni dopo il grave infortunio al ginocchio sinistro dello scorso febbraio. «È un momento un po’ così – ha dichiarato un po’ sconsolata la ticinese, presentatasi ai microfoni della Rsi con occhiali scuri a coprire, solo parzialmente, la delusione –. Non è proprio il mio forte, ma devo cercare di avere pazienza, anche se non è così semplice, perché quando vai in pista e ti viene solo a pezzi quello che sai fare, non è facile da digerire e rimanere serena. Però so che la strada è questa, devo cercare di stare tranquilla e andare avanti. Non ho dimenticato come si scia nel modo giusto, prima o poi tornerò a farlo». Quest’estate, nella prima conferenza stampa organizzata dopo l’infortunio e l’operazione, la 26enne aveva detto di sentirsi cambiata, di aver capito l’importanza di essere una persona prima ancora che un’atleta e di aver riscoperto in un certo senso gli affetti. Ed è proprio (anche) in questi valori che la ragazza di Comano cerca l’aiuto per tornare ai suoi migliori livelli... «Ora è importante che non mi isoli, non bisogna cercare problemi dove non ci sono. Alla fine mi mancano un po’ di chilometri per lo stop forzato e di conseguenza non ho ancora la continuità degli ultimi anni. Devo stare serena e cercare di attingere anche dalla gente che ho attorno la tranquillità necessaria per ritrovare gli automatismi che sto cercando». Di tutt’altro umore Michelle Gisin, che è finita una posizione dietro a Lara Gut sia ieri (5ª nella prova vinta dalla statunitense Lindsey Vonn, che per far riposare un ginocchio malandato ha rinunciato alla seconda gara), sia sabato (10ª), confermando i suoi straordinari progressi nella velocità... «È incredibile essere riuscita a inanellare simili risultati in superG – ha dichiarato l’obvaldese, 2ª nella classifica di specialità dietro alla Weirather –. E anche se penso che avrei potuto fare ancora meglio, non è il caso di lamentarsi. Sono contentissima dei miei risultati di questo weekend».
Veith, due anni e mezzo dopo
In lacrime Anna Veith, il cui ultimo successo risaliva al marzo 2015 (quando ancora di cognome faceva Fenninger), ossia prima dell’infortunio al ginocchio destro seguito da un lungo e doloroso cammino per tornare ai migliori livelli, oltretutto rallentato da un’operazione all’altro ginocchio nello scorso inverno... «Ho vinto tanto in carriera, ma niente è stato emozionalmente così forte come questo successo, ottenuto dopo due anni di sofferenze».