Quasi quasi gli regalo l’ultimo di…
Ha ancora senso regalare musica a Natale? Malgrado il download che ha reso l’oggetto musicale obsoleto? Sì, regalare musica ha sempre senso. Ancor più col ritorno del vinile, per l’odore di cartotecnica, i cm² in più da scartare e la sensazione di possedere un’opera e non un sottobicchiere. La strenna natalizia 2017 – ci giochiamo il panettone con tutti i canditi – sarà ‘Duets (Tutti cantano Cristina)’, dove Cristina è D’Avena. Classico per classico, a opposte latitudini, Van Morrison in ‘Versatile’ si cimenta in Gershwin, Porter e affini. Così come Seal in ‘Standards’, alle prese con Sinatra e Nat King Cole. Björk è l’idea regalo dai paesi freddi (con copertina che può nuocere ai più piccini). La faranno da padrone, anche per strategico tempismo, U2, Cremonini e il Jovanotti techno-folk di ‘Oh, Vita!’. Gianni Morandi è un classico come la sciarpa o la cravatta (in ‘D’amore d’autore’ scrivono per lui pure Fossati e il Liga). Natale tempo di raccolte per Elton John (‘Diamonds’, l’ennesima); Zucchero festeggia i 35 di carriera in ‘Wanted’ (con live all’Arena in dvd), gli Afterhours i 30 in ‘Foto di pura gioia’ ed Elisa i 20 (il ‘Best of’ è il suo addio a Sugar). Arbore si celebra in ‘Arbore Plus’. Ristampe deluxe un po’ per tutti, inclusi R.E.M. e Eagles (‘Hotel California’ con live del ’79). Categoria Christmas album. Laura Pausini replica ‘Laura X-mas’ con inediti; ‘Merry Christian’ è l’anti-cinepanettone del Christian De Sica crooner (menzione per il titolo). Brilla ‘Merry Christmas Baby’ di Fabrizio Bosso (con Mazzariello al piano). Un anno dopo, valgono ancora la spesa il Natale pop di Tony Hadley e quello jazz di Rossana Casale (‘Round Christmas’). Tra i sempreverdi, ‘Christmas songs’ di Diana Krall (2005) è sottofondo perfetto per il cenone, come il James Taylor di ‘At Christmas’ (2006) e un Frank Sinatra qualsiasi. Il jazz si coccola con ‘Charlie Brown Christmas’ di Vince Guaraldi (1965) e il folk col Bob Dylan di ‘Christmas in the heart’ (2009), dove la voce del maestro applicata a ‘Winter Wonderland’ ha un che di demoniaco (e per questo saremo lapidati sotto l’albero dai fan del Premio Nobel). B.D.
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