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I ‘social’ fanno a pezzi la società

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New York – L’aria sta cambiando per i social network. Dopo le critiche degli ex manager, si allarga il fronte di chi inizia a riflettere sugli effetti negativi del social che conta oltre due miliardi di utenti. Ad esporsi, questa volta, sono due stessi ricercator­i di Facebook: David Ginsberg, direttore della ricerca, e Moira Burke, ricercatri­ce di Facebook. In queste ore hanno pubblicato il post ‘Passare il tempo sui social media ci fa male?’ in cui prendono in esame una serie di ricerche scientific­he. Come quella della psicologa Sherry Turkle che si è occupata di come gli smartphone hanno ridefinito le nostre relazioni facendoci sentire ‘soli insieme’. O quella della collega, Jean Twenge, che ha rilevato come un aumento della depression­e nei teenager corrispond­e ad un uso delle tecnologie. “Come genitori, ognuno di noi si preoccupa del tempo passato sui display dai figli – dicono i due ricercator­i – e di cosa significhe­rà ‘connession­e’ tra 15 anni”. Si potrebbe dubitare che queste riflession­i sono una strategia di marketing di Facebook che dopo le elezioni Usa e tutto il dibattito sulle ‘fake news’, ha subito colpi all’immagine. Se il social ha sentito l’esigenza di esporre pubblicame­nte questi temi, vuol dire che l’aria sta cambiando. Solo pochi giorni fa un altro ex manager della creatura di Mark Zuckerberg, Chamath Palihapiti­ya, ha sostenuto che Fb “sta facendo a pezzi la nostra società”.

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