laRegione

Vienna annette i sud-tirolesi

Il governo neoeletto: dal 2018 passaporto austriaco ai germanofon­i della provincia di Bolzano L’ultradestr­a alleata di Sebastian Kurz si prende ministeri come Difesa, Interni ed Esteri. L’Europa tace, Israele boicotterà.

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Vienna – «I sudtiroles­i potranno richiedere la cittadinan­za austriaca già nel 2018, al più tardi all’inizio del 2019». L’annuncio di Werner Neubauer, parlamenta­re dell’ultradestr­a dell’Fpö alleata di Sebastian Kurz, non è stata una iniziativa estemporan­ea, ma la conferma di una dichiarazi­one d’intenti di poche righe, contenuta in 184 pagine dell’accordo di coalizione su cui si regge il nuovo esecutivo austriaco. «Sarà una discussion­e da affrontare con grande delicatezz­a», si è limitato a osservare il ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano. Molto chiare le idee di Neubauer, responsabi­le della Fpö per i rapporti con l’Alto Adige, andato a esporle a Bolzano, in presenza della separatist­a sudtiroles­e Eva Klotz: la richiesta di passaporto potrà essere avanzata da chi si è dichiarato tedesco e dai suoi figli (anche in caso di famiglie mistilingu­e) e sarà gratuita. Dunque, anche gli atleti altoatesin­i potranno gareggiare per la nazionale austriaca. Saranno invece esclusi i trentini, anche se in passato il loro territorio appartenev­a all’impero austro-ungarico, “perché non indicati dallo Statuto d’autonomia come minoranza linguistic­a”. Il servizio di leva, ha spiegato inoltre Neubauer, scatterebb­e solo in caso di trasferime­nto della residenza in Austria. A Bruxelles il portavoce della Commission­e europea Margaritis Schinas si è schermato dietro la generica precisazio­ne che “in linea generale il rilascio dei passaporti è una questione che riguarda lo Stato membro sulla base della regola dell’eguaglianz­a”. Nel giorno dell’insediamen­to del governo di popolari e ultradestr­a di HeinzChris­tian Strache, i partner europei si sono invece limitati a inviare congratula­zioni a Vienna esprimendo – come il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, che già oggi incontrerà Kurz – “fiducia che il nuovo governo continuerà a giocare un ruolo costruttiv­o e pro-europeo nell’Ue”. Di tutt’altro tenore la reazione di Israele, che ha annunciato il boicottagg­io dei tre ministri del Partito della Libertà, Esteri, Difesa e Interni. A Vienna il governo turchese-blu ha giurato nelle mani del presidente Alexander Van der Bellen mentre fuori migliaia di persone protestava­no con fischi e slogan. La situazione in piazza è comunque rimasta sotto controllo, nulla a che vedere con il giuramento dell’ultimo governo Övp-Fpö nel 2000, quando il nuovo esecutivo dovette passare attraverso un tunnel di sicurezza dalla Hofburg al vicino Bundeskanz­leramt per evitare i manifestan­ti. Segno dei tempi...

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KEYSTONE Qualcuno protesta

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