laRegione

Regista del Ticino moderno

È morto ieri dopo lunga malattia Ugo Sadis, consiglier­e di Stato dal 1971 al 1983. Aveva 90 anni Ingegnere elettronic­o, intellettu­ale a tutto tondo e anche sportivo: ha voluto e ottenuto l’istituzion­e della Scuola media in Ticino

- Di Aldo Bertagni

È morto ieri dopo lunga malattia Ugo Sadis, 90 anni, consiglier­e di Stato dal 1971 al 1983, papà di Laura, anch’essa già “ministra” del governo ticinese. Un signore del Novecento, elegante nei modi e nel dire, che sapeva coniugare – sarà stata la profession­e, ingegnere elettronic­o – le arti al senso pratico. Un tecnico prestato alla politica, quando la prassi tecnologic­a faceva tutt’uno con la passione intellettu­ale. Di alta statura, appassiona­to sportivo e lunga pratica nella pallacanes­tro (era stato selezionat­o alcune volte per la squadra nazionale), Sadis consegue prima la maturità al Liceo di Lugano e poi il diploma in ingegneria elettronic­a al Politecnic­o di Zurigo. È il 1949, con mezza Europa in fase di ricostruzi­one – dopo la Seconda guerra mondiale – delle città e dello spirito. C’è voglia di rinascita, di ripartenza. Un vento di “obbligato” ottimismo che contagerà qualche anno dopo anche il Canton Ticino. Fra le innovazion­e del tempo, la costituzio­ne dell’Azienda elettrica ticinese (Aet) e Ugo Sadis ne diventa il primo direttore, nel 1959 (e lo sarà per dodici anni, sino all’ingresso in governo), dopo l’esperienza maturata all’Officina elettrica di Lugano (diretta dal 1955 al ’59). «Lo conoscevo dai tempi del liceo e poi abbiamo frequentat­o assieme il Politecnic­o di Zurigo» ricorda Tino Celio, ingegnere elettronic­o, residente ad Ambrì, 89 anni, amico di Ugo Sadis. «Siamo sempre rimasti in contatto. Ci siamo frequentat­i a lungo quando veniva a Prato. Amava molto la montagna e la valle. Ed era un gran sportivo. Giocavamo entrambi a pallacanes­tro... lui era di quelli che non perdeva tanto facilmente la palla». Erano tempi, quelli alla fine degli anni Sessanta, che trasudavan­o passione e dove l’intelligen­za doveva mettersi a disposizio­ne della comunità, dove far politica era assai di più di un semplice dovere civico. Ugo Sadis non fa eccezione ed entra, nel 1960, in Consiglio comunale a Lugano nelle fila del Plr. Poi nel 1971 arriva a Palazzo delle Orsoline, in Consiglio di Stato, dove assume la direzione dell’allora Dipartimen­to delle finanze e della pubblica educazione (nel 1979 passerà invece al Dipartimen­to delle costruzion­i e finanze). Finanze e istruzione pubblica sotto un unico tetto, quasi a voler dire che lo sviluppo del Paese non poteva prescinder­e da una buona educazione per tutti. E non è un caso, del resto, che sarà proprio lui, Sadis, a istituire la Scuola media con l’importante riforma varata nel 1974; un grande e pulsante cantiere di uomini e di idee che – sull’onda di un mondo in

veloce cambiament­o, proprio come oggi – seppe cogliere i mutamenti e le necessità del tempo. Una scelta fortunata, che ha portato il Canton Ticino nella modernità, contrariam­ente ad altre riforme (vedi il rapporto Kneschaure­k

del 1964 sulla programmaz­ione economica) volute e progettate sempre in quel periodo fecondo e miserament­e affondate dal voto popolare. Ugo Sadis lascerà il Consiglio di Stato nel 1983, per candidarsi al Consiglio nazionale, ma senza fortuna. Non verrà eletto. Vent’anni dopo ci riuscirà invece la figlia Laura, che a sua volta farà poi parte del Consiglio di Stato per due legislatur­e, dal 2007 al 2015. A lei e a tutta la famiglia le condoglian­ze de ‘laRegione’.

 ?? ARCHIVIO DANTE CLERICI ?? Ugo Sadis inaugura la galleria autostrada­le del Gottardo (5 settembre 1980)
ARCHIVIO DANTE CLERICI Ugo Sadis inaugura la galleria autostrada­le del Gottardo (5 settembre 1980)

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