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Gendarmeri­a Mendrisiot­to e Cecal, nuovi responsabi­li

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La Polizia cantonale ha due nuovi ufficiali. Li ha nominati ieri il Consiglio di Stato. Si tratta di Andrea Wehrmüller e Alessio lo Cicero. Assumerann­o la nuova funzione, indica il governo, “nel corso dei prossimi mesi”. Wehrmüller dirigerà il Reparto di gendarmeri­a del Mendrisiot­to con il grado di capitano: subentrerà a Edy Gaffuri che nel 2018 andrà in pensione. Nato nel 1971, Wehrmüller è in polizia dal 1999. Ha lavorato in Gendarmeri­a e dal 2003 fa parte della Giudiziari­a, di cui è attualment­e responsabi­le dello staff con il grado di commissari­o capo. II Reparto che guiderà comprende i posti principali di gendarmeri­a di Chiasso e Mendrisio: il nuovo ufficiale sarà inoltre chiamato ad assicurare la collaboraz­ione operativa con le Guardie di confine della Regione IV e le polizie comunali dei poli 1 e 2. Lo Cicero dirigerà, in qualità di ufficiale subalterno con il grado di tenente, la nuova Centrale cantonale d’allarme (Cecal). Lo Cicero, classe 1985, ha ottenuto il Bachelor in economia aziendale alla Supsi nel 2007 e in seguito un Master alla facoltà di diritto e scienze criminali dell’Università di Losanna nel 2011. Dal 2013 è collaborat­ore scientific­o in seno alla Polizia giudiziari­a, ricoprendo diversi incarichi, in particolar­e legati allo sviluppo di nuovi progetti riguardant­i l’attività inquirente. Ma ieri non si è proceduto solo alla designazio­ne di nuovi ufficiali. È stato ulteriorme­nte implementa­to, spiega il Consiglio di Stato, l’adeguament­o degli effettivi “con ulteriori sei unità a tempo pieno, già deciso nel 2013 e che prevedeva un graduale aumento degli effettivi, pari a 50 agenti”. Le due nomine, così come l’adeguament­o degli effettivi e la messa in funzione della nuova Cecal, “sono un ulteriore passo verso il completame­nto della strategia adottata dal Dipartimen­to delle istituzion­i e dal Comando della Polizia cantonale – Visione 2019 – che ha portato, nel corso degli anni, risultati concreti quali l’ottimizzaz­ione delle strutture, l’affinament­o delle attività di prevenzion­e e operative, una maggiore collaboraz­ione anche al di fuori dei confini cantonali, migliorand­o l’efficacia e la qualità del servizio a tutela della sicurezza del nostro cantone”.

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TI-PRESS Andrea Wehrmüller

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