L’informazione tedesca ‘scarica’ Merkel
Berlino – Anche la stampa molla Angela Merkel. Ieri anche ‘Handelsblatt’, il giornale vicino alle imprese, ha aperto con un titolo inequivocabile: “L’economia prende le distanze da Merkel”. Ma è già di diverse settimane fa un affresco della ‘Welt’ su “la donna di ieri”, mentre nello scorso weekend anche ‘der Spiegel’ le ha suggerito le dimissioni. A questo punto il tempo è diventato un fattore determinante per la sopravvivenza politica della cancelliera, che chiede negoziati veloci a Martin Schulz. Ma per quanto facciano in fretta, non si prevede un governo prima di Pasqua. L’impazienza del mondo economico, registrata dall’‘Handelsblatt’, nasce soprattutto dalle prospettive di un alleggerimento del rigore nell’eurozona, e di un’eventuale condivisione dei debiti con i Paesi “deboli”, se i socialdemocratici non dovessero limitarsi a un ruolo di corredo. Nell’articolo, le parole taglienti di uno come Hans Werner Sinn, fra gli economisti più severi del Paese, rimproverano a Merkel di “aver perso il senso della realtà”, e di avere regolarmente ignorato la richiesta di riforme economiche. Ed è infine di martedì l’appello delle medie imprese a Christian Lindner, il capo dei liberali, perché riveda le sue posizioni, e riconsideri un’alleanza con Merkel. La strada per la Grosse Kaolition è comunque imboccata. Le consultazioni vere e proprie non potranno però iniziare prima del congresso straordinario dell’Spd, rinviato al 21 gennaio. Chi ha fretta aspetti.