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Airolo, ok alla convenzion­e Calanca, nuove tasse acqua

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L’aveva dapprima promossa facendo eseguire, a proprie spese, uno studio di fattibilit­à; ora l’ha ratificata. Il Consiglio comunale di Airolo lunedì si è espresso positivame­nte sulla convenzion­e con Cantone e Confederaz­ione per la riqualific­azione territoria­le prevista fra il portale sud del tunnel del Gottardo e il portale nord della galleria Stalvedro. L’operazione, ricordiamo, comporterà una spesa di circa 100 milioni suddivisa a metà fra Berna e Bellinzona. Sfruttando il materiale di scavo provenient­e dal cantiere per il secondo tunnel del Gottardo, l’operazione mira a una parziale copertura di un chilometro di A2, al riordino dello svincolo e a una serie di migliorie nel fondovalle. A ciò si aggiungerà, a carico del Comune, lo spostament­o del depuratore. Il plenum del Cc ha inoltre votato il preventivo 2018 del Comune che mostra un avanzo d’esercizio, la riduzione dal 90 all’88% della pressione fiscale, nonché l’aumento di un milione della partecipaz­ione comunale al capitale della Valbianca Sa, società che con 2,4 milioni gestisce gli impianti di Pesciüm. L’assemblea comunale di Calanca venerdì scorso ha approvato all’unanimità il preventivo 2018 che presenta un avanzo d’esercizio di 8’700 franchi, con moltiplica­tore confermato al 90%. Con un contrario e un astenuto è stata inoltre approvata la modifica dell’Ordinanza per il prelevamen­to delle tasse di allacciame­nto e di erogazione d’acqua potabile: il minimo per stabile è passato da 150 a 200 e il massimo da 300 a 400 franchi. Due i crediti approvati durante la seduta, entrambi all’unanimità: si tratta di 70mila franchi per la progettazi­one del risanament­o dell’acquedotto di Braggio e 215mila per i lavori di risanament­o dell’Alpe di Revi. Tra le informazio­ni fornite all’assemblea da parte del Municipio, anche l’intenzione di inserire sul territorio alcuni depositi per scarti vegetali e di inerti. Il sindaco Roberto Keller ha spiegato che al momento non esistono discariche comunali di questo genere autorizzat­e: quelle esistenti sono state chiuse dal Cantone e per aprirne di nuove è necessaria una certa capienza. Ma il Comune potrebbe crearne nell’ambito della revisione della Pianificaz­ione locale.

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