Acquisto ancora lontano
Riviera ha sottoposto due offerte per l’aeroporto ad Armasuisse, ma la procedura non sarà semplice
La Confederazione preferirebbe infatti cedere il diritto di superficie al posto di vendere, come invece auspicato da Comune e Cantone
L’allora Municipio di Lodrino nel maggio 2016 dava ormai per certa l’acquisizione in diritto di superficie del sedime di proprietà di Armasuisse, ma la procedura appare oggi più complessa di quanto si possa pensare. Lo si evince dalla risposta che l’esecutivo del Comune aggregato di Riviera ha fornito martedì sera durante una seduta straordinaria del legislativo a un’interpellanza del gruppo Plr in Consiglio comunale. Emerge in particolare che lo scorso mese di novembre il Municipio ha sottoposto ad Armasuisse una sorta di offerta. Da una parte l’acquisto – che come sottolinea il sindaco Raffaele De Rosa da noi contattato è l’unica opzione su cui punta il Comune – e dall’altra la variante di acquisire solo il diritto di superficie in quanto “scenario prediletto da Armasuisse”. Dello stesso avviso del Comune anche il Cantone: alla ‘Regione’ il direttore del Dipartimento delle istituzioni (coinvolto nelle trattative) Norman Gobbi dichiara infatti la preferenza per l’acquisto. Bocche cucite però sugli importi contenuti nelle offerte che costituiscono una controproposta a quanto Armasuisse aveva dal canto suo richiesto. Se ne saprà di più a inizio 2018: in gennaio è previsto un incontro tra Comune e delegazione del Consiglio di Stato e uno con l’Ufac e il delegato cantonale per l’aviazione civile, mentre a fine febbraio è in programma quello con Armasuisse, che dovrebbe esprimersi sulla controproposta ricevuta a novembre. L’esecutivo avvisa che “le trattative si annunciano tutt’altro che semplici, anche in virtù delle numerose clausole e condizioni che – da entrambe le parti – andranno discusse, sviluppate e infine condivise e formalizzate”. Quattro, in particolare, le sfide che l’apposito Dicastero aeroporto – di cui si occupa De Rosa – dovrà affrontare ora. Oltre alle trattative per l’acquisto dei terreni, gli altri punti cruciali sono la conclusione della procedura pianificatoria di trasformazione da aeroporto militare a civile, la creazione di un ente gestore (una Sa che sarà totalmente in mani pubbliche, per la quale il Municipio sta completando la fase di business plan) e la concretizzazione di un Polo tecnologico dell’aviazione (Pavir), nell’ambito del quale potrebbero essere previsti più centri di competenza (tra quelli ipotizzati uno per i droni e uno per gli elicotteri).
Ruag: il futuro a lungo termine dipende dal voto sugli aerei militari
L’interpellanza Plr chiedeva anche lumi sul futuro di Ruag a Lodrino – una delle aziende attive sul sedime – in particolare “nell’indesiderato scenario di riduzioni dovute a politiche aziendali o forte riduzione del militare”. Il Municipio assicura che “dai contatti avuti, per il momento non c’è un rischio esistenziale per la presenza di Ruag a Lodrino” nei prossimi 510 anni. Per il futuro (dopo il 2025), continua l’esecutivo, la presenza delle forze aeree dipenderà dall’esito della votazione federale sui nuovi aerei da combattimento. A proposito degli effettivi, e a testimonianza dell’importanza che l’aerodromo assume a livello regionale, il Municipio spiega che sono 102 i collaboratori che lavorano alla Ruag, tutti residenti in Svizzera: di essi 95 abitano in Ticino (di cui 35 nelle Tre Valli). Posti di lavoro “preziosi” che il Municipio assicura di voler continuare a difendere.
Interpellanza Ps post aggregazione:
‘Serve un unico Piano regolatore’
Nel corso della seduta di martedì, il legislativo ha approvato all’unanimità tutte le trattande all’ordine del giorno. Oltre ad alcune naturalizzazioni, luce verde anche al rinnovo della convenzione con il Comune di Biasca per il Servizio sociale intercomunale e a un credito di oltre 850mila franchi per opere di urbanizzazione nel quartiere di Iragna. A nome del Gruppo Ps, il consigliere comunale Celestino Falconi ha inoltrato un’interpellanza – a cui il Municipio risponderà nel corso della prossima seduta – in cui si chiede all’esecutivo di avviare a breve termine uno studio di armonizzazione dei quattro Piani regolatori per realizzarne uno solo valido in tutto il Comune.