laRegione

La cultura nel mirino

Ascona, chiesti tagli per musei ed eventi. Il sindaco Pissoglio: ‘È un settore che porta ricchezza’ Ppd e Lui propongono la creazione di una fondazione mista, pubblico-privata, per gestire le strutture e promuovere gli eventi

- Di Serse Forni

I soldi che il Comune di Ascona spende per la cultura sono finiti nel mirino del Ppd e di Lega-Udc-Indipenden­ti (Lui). Martedì sera, nel corso della seduta di Consiglio comunale, i rappresent­anti dei due gruppi hanno lanciato strali all’indirizzo del Municipio. Piergiorgi­o Fornera (Lui) non ha usato mezzi termini: «Fino a quando potremo permetterc­i di spendere 1,5 milioni di franchi all’anno per una cultura che spesso risulta elitaria e che porta poco o nulla? Per il 2019 occorre una riflession­e critica e una revisione di queste spese. In caso contrario noi non voteremo quei preventivi». Pure Alessio Carmine, per il Ppd, non le ha mandate a dire: «Apprezziam­o l’esercizio fatto finora di contenimen­to delle uscite, concordato con il legislativ­o, ma in vista degli investimen­ti importanti dei prossimi anni ci attendevam­o una nuova strategia nel settore della cultura. A nostro avviso, occorre istituire una fondazione con un contributo fisso da parte del Comune e con il sostegno di privati. Sarà poi questa fondazione a farsi carico della gestione delle strutture e della promozione degli eventi». Un’idea che gode pure dell’appoggio del gruppo Lui. Sull’altro fronte il Plr e il Gruppo progressis­ta, che sono scesi in trincea per difendere l’operato del Municipio e della capodicast­ero Michela Ris. Per i liberali, Massimo Biffi ha menzionato l’importanza del lavoro svolto in musei e teatri asconesi con gli alunni delle scuole comunali e ha concluso parafrasan­do Aristotele: “Le spese della cultura sono amare, ma i frutti sono dolci”.

Ricadute in soldoni

Ha risposto a tutti il sindaco Luca Pissoglio, sottolinea­ndo come il binomio Ascona-cultura sia imprescind­ibile. Ha ricordato che tanti artisti, scrittori, poeti, musicisti, filosofi e altre personalit­à hanno scelto la località locarnese come loro residenza primaria o secondaria, facendo del Borgo una delle mete ticinesi più conosciute in Europa. Tutto ciò ha portato ricchezza. «Il nostro “appeal” – ha proseguito – attira buoni contribuen­ti: ogni anno i globalisti versano nelle nostre casse 2,5 milioni di franchi. Senza dimenticar­e che gli eventi hanno ricadute finanziari­e positive e dirette. Due esempi: le decine di migliaia di franchi che i privati versano per gli eventi letterari oppure i quasi 3 milioni che altri privati hanno donato a suo tempo per ristruttur­are il Castello San Materno. Mentre il nostro museo possiede una collezione che aumenta di valore e che oggi è assicurata per 22 milioni di franchi. Per non parlare dei 234mila franchi che sono entrati quest’anno nelle casse del Comune proprio perché un artista, Pericle Giovannett­i (1916-2001), aveva scelto il Borgo come sua dimora. Senza le manifestaz­ioni culturali e turistiche Ascona sarebbe scialba: un borgo bello, ma qualunque». Infine, rivolgendo­si ai membri della Commission­e della gestione: «Le spese vanno contestual­izzate e se aveste convocato qualcuno del Municipio avreste potuto vedere che l’analisi approfondi­ta è stata fatta e viene attualizza­ta costanteme­nte, perché tutti possiamo fare meglio, ma non è facile come potrebbe sembrare». Nell’ambito della “spending review” il Municipio sta già valutando diverse opzioni di gestione e razionaliz­zazione per il museo.

Accesso a eventi privati

A proposito di museo... In coda alla seduta il legislativ­o ha approvato una mozione di Glen Brändli (Lui) che ha chiesto di aprire le porte delle strutture culturali (in sostanza Museo d’arte moderna e Castello San Materno) ad eventi promossi da privati, riscuotend­o un canone orario per l’affitto. Una proposta non gradita dal Municipio, che ha spiegato come sia difficile trovare qualcuno che sia disposto a pagare per utilizzare sale e spazi poco idonei a simili manifestaz­ioni. Ma la maggioranz­a dei consiglier­i ha aderito e ora l’esecutivo dovrà adeguarsi.

 ?? TI-PRESS ?? Il Museo di arte moderna
TI-PRESS Il Museo di arte moderna

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland