Pedemonte, la palestra è in concorso
La struttura sportiva accoglierà anche un rifugio per la popolazione
Il Comune di Terre di Pedemonte ha pubblicato in questi giorni il bando di concorso per la futura palestra polivalente (con annesso rifugio pubblico di protezione civile), destinata a vedere la luce nella campagna di Verscio, nei pressi del campo sportivo. Un passaggio importante per la concreta realizzazione di un’opera attesa da decenni e che costituirà, oltre che un luogo per lo sport (scolastico e dei vari sodalizi della zona), anche un punto aggregativo dove svolgere manifestazioni di vario tipo, al coperto. Gli spazi sono infatti pensati per contenere, stando al bando, una palestra semplice (28 metri di lunghezza, 16 di larghezza e 7 metri di altezza), gli spogliatoi con le docce, un locale docenti, i servizi igienici e due vestiari destinati agli utenti esterni (non scolastici). Il futuro palazzetto dovrà inoltre contenere una cucina per le manifestazioni che si svolgono sia all’esterno (in parte coperta da una tettoia), sia all’interno dell’immobile. Da ultimo anche 400 posti protetti per le esigenze della Protezione civile. Questi spazi potranno fungere, se del caso, anche da ostello, dormitorio per scolaresche o società sportive in occasione di visite o eventi particolari. A completare il tutto i posteggi esterni allo stabile (una ventina di posti auto, a disposizione anche dell’utenza del vicino tennis club). L’investimento finanziario previsto, lo ricordiamo, ammonta a 4 milioni di franchi (escluso il valore del terreno, di proprietà del Patriziato generale delle Terre di Pedemonte e Auressio). Il legislativo in data 7 novembre aveva stanziato un credito di 100mila franchi proprio per il concorso. Per quanto riguarda la consegna degli elaborati, gli architetti avranno tempo sino al 21 maggio 2018. L’apposita giuria (presieduta dall’architetto Franco Moro e composta anche da due rappresentanti del Municipio e tre architetti indipendenti) inizierà le valutazioni nel corso dei mesi di giugno-luglio, dopo l’esame preliminare affidato all’Ufficio tecnico. Tra gli aspetti che potranno far pendere l’ago della bilancia a favore di un progetto piuttosto che di un altro, anche l’inserimento armonioso nel sito scelto e il rapporto con il paesaggio (verde e costruito) circostante.