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Ampliament­o Civico, si riparte

Arriva a gennaio la (seconda) domanda di costruzion­e per la nuova ala dell’ospedale

- Di Dino Stevanovic

Archiviate le polemiche, prima riguardo al mancato concorso e poi inerenti allo studio – italiano – vincente, il grande nosocomio luganese è pronto ad avviare il cantiere che ne modificher­à i connotati

Ampliament­o dell’Ospedale civico di Lugano, ci (ri)siamo. Tra un mesetto circa l’Ente ospedalier­o cantonale (Eoc) depositerà in cancelleri­a comunale la domanda di costruzion­e per il ‘Canone inverso’. Questo il nome, infatti, del progetto vincente il 9 gennaio scorso e presentato dall’Ipostudio Architetti Srl di Firenze. «Confermo. Siamo molto contenti di poter dare un secondo ciclo di vita all’ospedale – si rallegra il direttore Luca Jelmoni –. È una struttura che è stata aperta quarant’anni fa (nel 1980, ndr): per poter servire i pazienti allo standard che abbiamo oggi ha bisogno di questo intervento, la capienza è al limite». Un’esigenza non nuova, tanto che una prima domanda di costruzion­e fu presentata già a inizio 2016. Da lì, una serie di polemiche: dapprima sul fatto che il progetto originale era stato preparato senza concorso, poi – una volta che questo è stato bandito e vinto dallo studio italiano – sull’attribuzio­ne dell’appalto a una ditta estera. «Quello vincente è un progetto molto valido» ribadisce Jelmoni. Durante il 2017, il progetto è stato affinato. «A livello di contenuti nulla è cambiato, ma in quest’anno sono stati definiti tantissimi dettagli. Abbiamo ottimizzat­o gli spazi», puntualizz­a il direttore. E se le modifiche rispetto a quanto presentato il gennaio scorso sono minime, risultano essere invece notevoli in confronto alla struttura attuale. «Cambierà molto l’entrata dell’ospedale, che viene di fatto girata di 180 gradi rispetto a com’è oggi – spiega Jelmoni –. È previsto un camminamen­to vista lago che porterà all’accesso», mentre gli spazi pubblici saranno valorizzat­i grazie alla creazione di un parco pubblico al posto dei parcheggi.

Possibile si superino gli 80 milioni

A proposito di posteggi, l’autosilo sarà molto ingrandito, passando dagli attuali 550 a 780 posti. Per il resto, la nuova ala del Civico ospiterà i contenuti già noti: il blocco operatorio (otto sale), il pronto soccorso dotato di trentotto postazioni, il reparto di medicina intensiva con ventisei posti letto, l’eliporto, l’ambulatori­o di fisioterap­ia ed ergoterapi­a. Se non dovessero esserci intoppi nell’iter, il cantiere dovrebbe partire entro un anno e la nuova ala essere inaugurata entro fine 2022. E i costi? «È prematuro valutare l’investimen­to. Quando avremo il progetto definitivo potremo saperlo esattament­e. Il progetto originale prevedeva 80 milioni». Una stima che potrebbe lievitare: «Il progetto è diverso, ci sono degli elementi in più».

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE Tra i cambiament­i: l’accesso sarà a vista lago

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