laRegione

Imposte, un 78 per cento controvers­o

- Di Alfonso Reggiani

Mentre il capogruppo Ppd in Consiglio comunale Michel Tricarico difende la regolarità formale dell’emendament­o presentato dal suo gruppo (cfr. ‘laRegione’ di ieri), il partito socialista non usa mezzi termini nel commentare la riduzione dell’imposizion­e fiscale dall’80 al 78 per cento. Cominciamo da Tricarico che puntualizz­a: «L’emendament­o è arrivato in Gestione nella seduta del 6 dicembre e la commission­e nel capitolo del moltiplica­tore, dopo discussion­e, ha modificato il suo rapporto scrivendo che la maggioranz­a avrebbe sostenuto l’80 per cento. Tanto che noi lo abbiamo sottoscrit­to con riserva». Quindi i dieci giorni prescritti dalla Loc sono dati e anche la Gestione ne ha parlato e ha incluso l’emendament­o nel rapporto. Ma perché il Ppd non ritira il ricorso al Tribunale amministra­tivo cantonale (Tram) che consentire­bbe alla Città di incassare i soldi almeno della tassa base? «Perché vogliamo mantenere un rapporto giusto con i cittadini e non far pagare due volte per lo stesso servizio – risponde Tricarico –. Il preventivo 2018 indica che gli introiti della tassa saranno incassati l’anno prossimo quando ci sarà il regolament­o ma il moltiplica­tore sarebbe rimasto all’80 per cento. Agli occhi dei socialisti, invece, la decisione di lunedì sera “dimostra quanto una meschina proposta politica possa poi rivelarsi un gioco col fuoco dalla sorpresa pericolosa. Il rischio di non incassare la tassa sul sacco, ferma per un ricorso dello stesso Ppd sul regolament­o sui rifiuti, rappresent­a una minaccia forte per le finanze di Lugano”. Il Ps ricorda il lungo percorso di risanament­o, “dopo lo scellerato voto del 2013, nell’ultima seduta prima delle elezioni, quando il legislativ­o forte dei voti di Plr e Lega ha mantenuto il moltiplica­tore al 70%, sconfessan­do il Municipio che chiedeva il 75%”. Dopodiché, la Città ha introdotto una dieta rigorosa con tagli di prestazion­i e servizi. E ora, secondo i socialisti è “irresponsa­bile: mina la buona riuscita del percorso”. Risultato: la Città incasserà “sei milioni in meno con la riduzione e non incasserà i 5 milioni calcolati nel preventivo (pari alla tassa di base commisurat­a alla grandezza di economie domestiche e aziende) di un nuovo regolament­o sulla tassa sui rifiuti”. Da qui, il disavanzo ”per il 2018 passerà probabilme­nte da 2 milioni a 13 milioni di franchi” sostiene il Ps che ha bocciato la proposta e parla di un regalo avvelenato.

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TI-PRESS La decisione fa discutere

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