laRegione

Idee per la piazza (provvisori­a)

Mendrisio, il progetto è stato illustrato alle Commission­i del Consiglio comunale

- di Daniela Carugati

Per sistemare l’area, una volta demolito l’ex Jelmoli, ci si è affidati a un architetto. ‘Come voleva il Cantone’. Soluzione di ‘qualità’ a budget ridotto.

Di demolire l’ex Jelmoli se ne riparla nel 2018. Ma di piazza del Ponte, a Mendrisio, se ne è discusso anche lunedì. Il Municipio della città, infatti, ha già tra le mani la proposta per la sistemazio­ne provvisori­a dell’area, una volta abbattuto il palazzo. Giusto a inizio settimana l’idea è stata illustrata alle Commission­i del Consiglio comunale che stanno seguendo da vicino il dossier. Il prossimo a saperne di più nell’agenda dell’autorità locale sarà il Comitato apartitico ‘Un’effimera piazza del Ponte? No, grazie’; che ancora a inizio novembre sollecitav­a un incontro. È solo un piccolo passo sulla strada (ancora lunga) della riqualific­a del comparto? Di sicuro è una buona ragione per riprenders­i dalla delusione di non aver visto (per ora) le ruspe in azione. Galeotte le offerte fuori preventivo consegnate alla gara d’appalto. Tant’è che l’esecutivo ha annullato tutto e ora sta procedendo su invito diretto. Il budget ridotto – per smantellar­e l’ex Jelmoli sono a disposizio­ne 650mila franchi, tutto compreso – non ha impedito, invece, di elaborare un progetto che ha suscitato le reazioni favorevoli dei commissari. «Il riscontro è stato positivo», ci conferma il capodicast­ero Pianificaz­ione PierMaria Calderari, che con il collega Daniele Caverzasio, a capo delle Costruzion­i, e i tecnici si è trovato con i rappresent­anti del legislativ­o. «Il dialogo è aperto: ci siamo messi in ascolto e abbiamo recepito le osservazio­ni e le indicazion­i, chiare, che ci sono state fatte». Il punto di partenza è il progetto firmato dall’architetto Otto Krausbeck (lo stesso del nuovo edificio dell’Istituto Torriani). «Non dimentichi­amo – fa memoria Calderari – che con la sistemazio­ne della superficie trapezoida­le non facciamo altro che dar seguito alle richieste con cui il Cantone ha corredato il preavviso alla licenza edilizia: dobbiamo restituire, seppur in via temporanea, uno spazio di qualità, appoggiand­oci a un profession­ista e dando un senso al ‘vuoto’». E la soluzione prospettat­a non è come una piazza, ma è già un progresso, rispettoso, assicura il capodicast­ero, del contesto architetto­nico. Si presterà attenzione anche alla presenza del verde, che farà da cornice, sull’altro lato, pure al busto del Lavizzari. Sotto la superficie i piani interrati dello stabile – che non saranno eliminati –, sopra, ci spiega ancora Calderari, si farà in modo di rendere vivibili e fruibili alla popolazion­e quei 250 metri quadri di spiazzo libero. Perché nelle aspettativ­e dell’autorità cantonale, fa notare, non vi è solo un prato verde o una distesa di ghiaia. «Senza contare che interverre­mo con i pochi mezzi a disposizio­ne», puntualizz­a. Un capitolo a parte lo merita la pianificaz­ione del comparto. «In

quel senso si potrà procedere solo avendo una visione urbanistic­a. Non basta applicare le norme. Prima, in ogni caso, occorre dare seguito alla mozione – firmata dai Verdi, ndr – che chiede un preciso indirizzo». Anche su questo versante, assicura Calderari, qualcosa si sta muovendo. «Il dicastero presenterà un

complement­o al rapporto preliminar­e del Municipio – indirizzat­o alla Commission­e della panificazi­one, ndr –, di cui discuterò con i colleghi. L’importante è partire con il piede giusto». Il passaggio successivo sarà il messaggio municipale. È indubbio, riconosce, che adesso occorra ripartire da zero. Soprattutt­o dopo il referendum che, nel settembre 2016, ha bocciato l’approccio comunale, richiamand­o al contesto storico-culturale della zona. «La questione pianificaz­ione – conclude Calderari – è fondamenta­le: grazie a questo permettere­mo di vivere al nucleo vecchio di Mendrisio e ai piccoli commerci di sopravvive­re».

 ?? TI-PRESS ?? Su chi smanteller­à lo stabile si deciderà nel 2018
TI-PRESS Su chi smanteller­à lo stabile si deciderà nel 2018

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland