Chiasso accende… i semafori
Ormai ci eravamo abituati a risolvere i crocevia... ruotando. A Chiasso, invece, in alcuni punti ‘critici’ di quello che diventerà l’asse portante della viabilità cittadina si è tornati al semaforo. Da ieri, infatti, agli incroci di via Comacini – con via degli Albrici, ora sotto cantiere, e via Porta – si regola il viavai da e per la dogana a suon di rosso, giallo e verde. Oggi toccherà all’impianto di piazza Elvezia entrare in funzione, ma qui i segnali luminosi saranno a vantaggio della circolazione del trasporto pubblico. E ciò soprattutto in vista del nuovo nodo di interscambio che prenderà forma davanti alla stazione ferroviaria: si conta di varare i lavori l’anno prossimo. Come è andato il primo test? «I colleghi mi dicono abbastanza bene – ci conferma l’ingegner Fabio Tognola dell’Area operativa del Sottoceneri –. Certo per tirare le prime somme ci vorrà qualche giorno». In realtà, ci rende attenti il progettista, la fase di monitoraggio durerà più a lungo, dando così modo di apportare eventuali correttivi, se necessario. L’attivazione dei semafori indica, però, che le opere di sistemazione stradale condotte dal Cantone nel solco del Piano viario comunale stanno volgendo al termine. L’ultimo atto, ci spiega Carlo Agnellini dell’Ufficio direzione lavori del Sottoceneri, sarà la posa del manto d’asfalto definitivo, l’estate prossima. Nel frattempo, il traffico sarà incanalato nelle corsie – due in uscita, una in entrata – previste dalla nuova viabilità. Come mai si è optato per degli impianti semaforici? «Per gestire meglio il traffico agli incroci – ci illustra ancora Tognola –, e con due finalità: regolare l’accesso dalle vie laterali e assicurare l’attraversamento ai pedoni. All’inizio si era pensato a delle rotonde, ma poi si è optato per i semafori, ritenuti la soluzione migliore per organizzare la gerarchia dei flussi veicolari». E il carico futuro su via Comacini non sarà indifferente. «Secondo le previsioni sarà gestibile». D.C.