‘E pur si muove’, l’incubo di Galileo nella Nfl
Per molti ricevitori della Nfl e per un numero di tifosi ben maggiore, Galileo Galilei è un incubo. Quel suo “E pur si muove” è diventato la frase più temuta del football. Ne sanno qualcosa i tifosi di Pittsburgh che si sono visti scippati – a loro dire – del touchdown della vittoria nel bigmatch contro New England, sfida che ha messo in pole position i Patriots nella sempre importante corsa all’“home-field advantage” nei playoff. In estrema sintesi, un passaggio di Rothlisberger a James a 30” dalla fine è stato ricevuto sulla yard, James si è allungato per far superare al pallone la linea di metà, ma nel toccare terra l’ovale si è leggermente mosso dalle mani del tight-end. Leggermente, ma a sufficienza per far decretare agli arbitri (dopo aver rivisto l’azione alla moviola) il passaggio incompleto (due down dopo Big Ben è stato intercettato e la partita si è conclusa). La decisione degli arbitri ha fatto inviperire i tifosi e ha riacceso un dibattito che va avanti da decenni, senza peraltro trovare una soluzione. Secondo Mike Tomlin, coach di Pittsburgh, la regola sulla ricezione – invero astrusa – dovrà essere modificata nel corso della prossima off-season. Cambiamenti ce ne sono stati parecchi nel corso degli anni, ma ciò non ha impedito che si creassero veri e propri casi passati alla storia, come quello di Bart Emanuel nel 1999 o, più di recente, i touchdown prima dati e poi tolti a Calvin Johnson nel 2010 e a Dez Bryant nel 2014. Se ne discuterà molto, questo è certo, ma alla fine cambierà poco, perché il football rimane uno sport nel quale la differenza tra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra fallo e azione regolare risulta estremamente labile ed è affidata quasi esclusivamente alla discrezionalità degli arbitri. E così a Pittsburgh non resta che leccarsi le ferite, per quanto la sconfitta contro New England non pregiudichi l’accesso ai playoff (molto probabilmente Patriots-Steelers sarà la finale di Conference). Quando mancano due partite alla fine, nella Afc ai playoff ci andrebbero pure Jacksonville, Kansas City, Tennessee e Buffalo. Nella Nfc, invece, Philadelphia dimostra di saper vincere anche senza Carson Wentz (per quanto a fatica), mentre la sconfitta a Carolina taglia fuori Green Bay dai playoff e la società reagisce immediatamente ponendo Aaron Rodgers (rientrato proprio contro i Panthers) nella lista degli infortunati fino a fine stagione, mossa che gli consentirà di curare al meglio la clavicola infortunata senza esporla inutilmente all’assalto dei difensori. Philly, Minnesota, Los Angeles Rams, New Orleans, Carolina e Atlanta sono al momento ai playoff.