Ancora e sempre Shiffrin
L’americana mette tutte in fila anche in parallelo. Fuori ai quarti Holdener e Feierabend. Ma sul web tiene banco la polemica.
Non farà impazzire nessuno, ma bisognerà farci l’abitudine: infatti, dal 2020 la Fis ha deciso che lo slalom parallelo prenderà il posto della combinata. E quello femminile di Courchevel, in Savoia, sorride a Mikaela Shiffrin, ovvero l’atleta più attesa, che nell’occasione festeggia il suo trentacinquesimo successo in carriera. Sulla pista rossa, quella che l’americana sceglie dall’inizio sino alla fine della prova – in un epilogo quasi al fotofinish nel duello con la slovacca Petra Vlhova (staccata di soli quattro centesimi) –, facendo valere il suo miglior piazzamento in Coppa del mondo.
La plurititolata Lindsey Vonn: ‘Una gara simile dovrebbe essere un’esibizione, non una prova di Coppa del mondo’.
Sulle nevi francesi, i sogni di gloria delle svizzere si fermano ai quarti di finale. Dove tanto Wendy Holdener (quinta alla fine) quanto Denise Feierabend (ottava) escono malamente di scena.
L’epilogo più amaro è quello della svittese, imprecisa in occasione del salto posto a metà tracciato rispetto alla sua rivale – la norvegese Maren Skjoeld –, ciò che la costringe a dover rischiare un po’ troppo per cercare di rientrare, finendo poi con l’uscire di pista.
Più attardata l’altra elvetica arrivata sino alla fase a eliminazione diretta, la vallesana Mélanie Meillard, che saluta la prova durante gli ottavi di finale. Mentre la ticinese Lara Gut, così come Michelle Gisin e Aline Danioth erano già state eliminate nel pomeriggio,
mancando l’accesso al tabellone finale con le migliori trentadue atlete. Intanto, però, la prova di parallelo continua a dividere anche gli atleti. A cominciare da sua maestà Lindsey Vonn, che sul web critica pubblicamente non solo le regole della competizione, ma la sua natura. «Penso che dovrebbero esserci due manche a ogni turno, non solo fino agli ottavi di finale. Tuttavia, credo anche che una gara del genere debba essere solo un’esibizione, non una prova di Coppa del mondo».