Leuthard spera in una ‘votazione di fondo’ sull’Ue
Serve una votazione di principio sull’Europa: ne è convinta la presidente della Confederazione uscente Doris Leuthard, secondo cui “non vi sono alternative”, sono necessari rapporti regolamentati con l’Ue. Intanto Ignazio Cassis pensa a una nuova autorità, una segreteria di Stato per l’Europa. “La via bilaterale è importante e va sviluppata ulteriormente per renderla sicura”, afferma Leuthard in un’intervista al ‘SonntagsBlick’, facendo riferimento all’accordo quadro con l’Ue che dovrebbe regolare le cosiddette questioni istituzionali, che vanno dalla risoluzione delle controversie all’interpretazione degli accordi, passando dall’applicazione automatica di nuove norme europee. “Dobbiamo quindi chiarire il nostro rapporto con l’Europa! Dobbiamo sapere in quale direzione ci muoviamo. A questo scopo sarebbe utile una votazione di fondo”, sostiene Doris Leuthard. “L’Unione europea – prosegue la presidente della Confederazione – fa tanto in modo non ottimale. Ma ciò nonostante non vi è alcuna alternativa: due terzi dei nostri commerci sono realizzati con l’Ue. Possiamo rafforzare quanto vogliamo la collaborazione con la Cina e l’India: l’Ue rimane centrale. Abbiamo bisogno di un meccanismo e di rapporti regolati con l’Ue. Questo eviterebbe i giochi politici che stiamo vivendo attualmente”.
Segreteria di Stato per l’Europa
Il nuovo ministro degli Esteri Ignazio Cassis ha presentato informalmente all’esecutivo l’idea di creare una nuova segreteria di Stato per l’Europa, riferisce Leuthard. Secondo il ‘SonntagsBlick’ per il posto in questione il consigliere federale ticinese starebbe pensando al 52enne Roberto Balzaretti, già ambasciatore presso l’Ue. Un nome che non farebbe però l’unanimità fra gli esponenti borghesi perché considerato un ‘Calmy-Boy’, un pupillo dell’ex consigliera federale Micheline Calmy-Rey. Sempre stando al domenicale la creazione di una nuova segreteria di Stato permetterebbe inoltre di togliere di mano il dossier europeo all’attuale segretaria di Stato del Dfae Pascale Baeriswyl, invisa a molti tra i partiti borghesi. ATS/RED