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Nevicata d’eccezione

Val Bedretto bloccata, piove al Nara e a Campo. ‘Burglind’, danni per 50 milioni

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Il traffico stradale e ferroviari­o sui grandi assi è tornato alla normalità nella Svizzera nordalpina flagellata mercoledì da ‘Burglind’. Permangono problemi in particolar­e in montagna dove le intense piogge di ieri hanno causato nuovi disagi. I danni provocati dalla violenta tempesta ammontano ad almeno 50 milioni di franchi, indica una prima stima. Dopo il deragliame­nto mercoledì di un vagone di un treno a Lenk (otto feriti), la Compagnia ferroviari­a Montreux Oberland bernese (Mob) continua a fare i conti con il maltempo: a causa di varie frane, la linea tra Zweisimmen (Be) e Châteaud’Oex (Vd) rimarrà chiusa al traffico almeno fino a martedì. Le forti piogge hanno ingrossato ruscelli e torrenti. L’esondazion­e di corsi d’acqua ha causato ritardi sulla linea tra Nyon e La Cure (Vd). A causa di smottament­i il traffico ferroviari­o continua a essere interrotto anche su varie tratte nella catena del Giura, nei cantoni Giura, Neuchâtel e Berna. Alla Furka (Ur/Vs) e all’Oberalp (Gr/Ur) i treni passeggeri e quelli navetta per le auto sono bloccati a tempo indetermin­ato a causa del pericolo di valanghe. Chiusa sino a fine giornata anche la ferrovia del Bernina (Gr). Varie strade in tutto il Paese rimangono chiuse sia in seguito ai danni dovuti a Burglind che alle precipitaz­ioni della notte su giovedì e di ieri. Le regioni più toccate dalle intense piogge sono l’Oberland bernese, dove si segnala in particolar­e una frana sulla strada che conduce ad Adelboden, e il Vallese. Qui, le valli di Saas, di Goms, il Lötschenta­l e la regione di Leuk sono in parte isolati dal resto del mondo, stando alla Polizia cantonale. Vari tratti di strada sono infatti chiusi a causa dei danni provocati da Burglind o da colate di neve. L’Axenstrass­e, la strada A4 sulla riva orientale del lago di Uri che collega Flüelen (Ur) a Brunnen (Sz) sulla via più diretta tra Ticino e Zurigo, rimarrà chiusa fino a domenica sera. I massi staccatisi dal pendio hanno talmente rovinato due elementi del tetto del tunnel Ölberg da richiedern­e la sostituzio­ne, scrive l’Ufficio federale delle strade in una nota. Nel Canton Berna 4’500 economie domestiche sono ancora private di corrente elettrica. I lavori per riportare la luce nelle case di Schuders, Valzeina e St. Antönien, in Prettigovi­a (Gr) dovevano essere completati entro ieri sera, ha indicato in giornata la società elettrica Repower. Un pericolo di valanghe ‘forte’ (4 su una scala di 5) annunciato per quasi tutto il Vallese ha indotto i responsabi­li del Comune di Orsières a ordinare ieri l’allontanam­ento da casa di una novantina di persone. Mercoledì, in Vallese, erano già state sfollate 20-40 persone dai Mayens

Molti i torrenti esondati, come qui a Nyon (Vd)

de Conthey, vicino a Sion, sempre a causa del rischio elevato di valanghe. Arrivano intanto le prime, parziali stime dei danni. Ammontereb­bero almeno a 50 milioni di franchi, secondo quanto riferito all’Ats dalle assicurazi­oni cantonali dei fabbricati. La regione che più ha sofferto è il Canton Berna, dove si stimano

fino a 5mila sinistri per costi di 6-10 milioni. L’uragano Lothar nel 1999 aveva provocato costi ben maggiori. L’assicurato­re privato francese Axa per l’insieme della Svizzera mette in conto costi di oltre due milioni. La Mobiliare per ora ha ricevuto segnalazio­ni per due milioni e prevede costi dell’ordine di quattro.

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Disagi nell’Alto Ticino, in particolar­e da Faido coi camion incolonnat­i. E tamponamen­to nel tunnel del San Gottardo
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