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Campione, ossigeno dal cambio valute

- M. M.

Più che dagli incassi del Casinò, unica azienda che in riva al Ceresio sarebbe in grado di generare valore aggiunto, è dal cambio euro-franco svizzero che arrivano notizie positive. Soprattutt­o dopo che l’altroieri per un euro occorrevan­o 1,16862 franchi svizzeri. Sembra, quindi, avvicinars­i la quotazione (1,20) precedente alla decisione del gennaio 2015 della Banca Nazionale Svizzera di allineare il valore delle due valute. Una mazzata da 20 milioni di franchi per la disastrata situazione finanziari­a delle casa da gioco e di riflesso per il Comune. La quotazione euro-franco svizzero consente di assorbire, senza eccessivi traumi, almeno per ora, il calo degli incassi che al 31 dicembre 2017 sono stati pari a 91,5 milioni di euro, rispetto ai 92,8 milioni di euro del 2016 (-1,8 per cento). Con 27 milioni di euro sono cresciuti del 2,1% i tavoli verdi, mentre le slot machine sono calate del 3,4%. Le macchinett­e mangiasold­i hanno incassato 64,2 milioni. Lo scorso dicembre con incassi a quota 7,46 milioni di euro è risultato negativo per tutti i settori: meno 12% i tavoli verdi, meno 4% le slot e meno 6% gli ingressi. Il nuovo cambio euro-franco svizzero si rifletterà sul contributo statale destinato ad essere inferiore rispetto ai 7 milioni del 2017. Nella classifica degli incassi con 91,5 milioni di euro il Casinò di Campione ha scalzato dal primo posto quello di Venezia sceso a 90,6 milioni di euro, in calo rispetto ai 95,4 milioni del 2016. Nel 2017 la casa da gioco campionese al Comune ha trasferito 12 milioni di euro. Tredici in meno di quelli previsti nel bilancio comunale. Insomma, lo spartito è sempre lo stesso.

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