Tanti fulmini: il clima cambia
Piove ad Airolo, al Nara, a San Bernardino; grandina nel Locarnese e nelle regioni a sud del Ticino e – ancora ieri – le alte temperature registrate (fino a otto gradi a Bellinzona e quattro gradi a Olivone) fanno discutere, preoccupano: ‘Meteo ballerino, pazzo meteo’, si dice, scherzando. Se ne parla sulle strade, nei bar, ma non di meno tra gli esperti. Può capitare che d’inverno si produca qualche fulmine, commenta da noi raggiunto il meteorologo Fosco Spinedi. In questo caso l’eccezionalità dell’evento, precisa Spinedi, è però data dal fenomeno riferita alla sua estensione e intensità, che assume le sembianze di precipitazioni di tipo estivo o tardoprimaverile, con grandinate e precipitazioni a carattere di rovescio. «Un segnale molto probabile dei mutamenti a livello di circolazione generica dell’aria e della temperatura atmosferica (riscontrati ormai da decenni)». L’ennesima dimostrazione, per dirla senza tanti fronzoli, del cambiamento climatico e riscaldamento globale in atto. Dal suo profilo di Facebook il collega Matteo Buzzi, dottore in fisica dell’atmosfera, annota, pure lui, che la giornata di ieri, martedì 9 gennaio, è stata “eccezionalmente” temporalesca: “Dal 1981 mai in Ticino in gennaio sono stati osservati così tanti fulmini”. Per la prima volta dal 1981 a Locarno è stato rilevato un temporale nell’osservazione sinottica. I fulmini avevano invero scosso quest’inverno l’Alto Ticino già in occasione della prima importante nevicata di lunedì 11 e martedì 12 dicembre.
Valle Bedretto di nuovo isolata
Intanto ieri, come già successo giovedì mattina, la strada di accesso della Valle Bedretto è stata chiusa: tra Ronco (Bedretto) e All’Acqua in entrambe le direzioni, a causa di neve sulla strada, segnala la pagina www.rsi.ch/traffico. CAVA