Ritrovato morto Maccari
Mistero attorno al cadavere rinvenuto in un appartamento di Milano, dove abita un trans ora sparito Nessun segno di violenza sul corpo del 55enne residente a Giubiasco sparito dalla sera di Natale: la causa del decesso potrebbe essere un malore
È un martedì pomeriggio particolarmente agitato in via Fratelli Pozzi a Milano. Qui, in un appartamento situato all’angolo con viale Monza, ieri è stato ritrovato il corpo senza vita di Enrico Maccari, il 55enne lombardo che abitava a Giubiasco e di cui non si avevano più notizie dalla sera del 25 dicembre, quando aveva accompagnato all’aeroporto uno dei quattro figli. Nella palazzina e in strada è un viavai di agenti e giornalisti. Ce lo conferma Ugo Montes, il gerente del supermercato situato a pianterreno. Proprio lui era presente, assieme a un giornalista italiano, nel momento in cui una donna ha rivelato loro il ritrovamento del cadavere semisvestito e avvolto da lenzuola all’interno dell’appartamento in cui abitava «un’amica», ovvero un trans colombiano. «Poco dopo le 13 mi trovavo fuori dal negozio assieme a un giornalista quando abbiamo notato una coppia che parlava in modo un po’ concitato. Poi sono venuti a dirci che avevano delle informazioni sull’uomo scomparso», racconta alla ‘Regione’, mentre la Scientifica è ancora impegnata a eseguire i rilevamenti al piano superiore. La donna aveva infatti appena fatto il ritrovamento e chiamato la polizia, giunta sul posto qualche minuto più tardi. Il tragico epilogo del giallo che da oltre due settimane teneva col fiato sospeso la famiglia del 55enne, dirigente di un’azienda farmaceutica ticinese, è arrivato appunto nel primo pomeriggio di ieri, quando l’amica del colombiano ha deciso di entrare nell’appartamento con le chiavi di riserva che possedeva, preoccupata dal fatto che il trans non rispondesse da giorni alle sue telefonate.
Le telecamere non possono aiutare
Stando alle informazioni da noi raccolte, non vi sarebbe alcuna traccia del colombiano. Il responsabile del supermercato continua: «Conosco il trans, è un cliente del negozio. Maccari invece non sono sicuro di averlo già visto», aggiunge, precisando che negli scorsi giorni ha dato la stessa risposta a un investigatore privato assunto dai figli di Maccari per ritrovare il padre. Proprio in questa via l’automobile aziendale dell’uomo era stata localizzata lo scorso 29 dicembre. Ma i figli avevano dichiarato che l’uomo – che aveva annunciato di tornare a Giubiasco la sera del 25 – non aveva motivo di frequentare quella zona di Milano. «Un quartiere perlopiù commerciale», ci spiega Montes, le cui telecamere di sorveglianza non dispongono di registrazioni sufficientemente retrodatate per fornire elementi utili alle indagini affidate alla Squadra mobile di Milano. Tra i molti tasselli mancanti per risolvere questa misteriosa vicenda, anche la causa della morte. Stando alle prime informazioni emerse, il corpo non presentava nessun segno di violenza e la morte
sarebbe dovuta a un malore. Un primo esame del corpo in avanzato stato di decomposizione avrebbe inoltre rivelato che il manager era deceduto da alcuni giorni. Nuovi elementi sono attesi grazie all’autopsia e agli esami tossicologici disposti dalla pm Valeria Sottosanti. Esami che potrebbero rendere noto se a provocare il malore siano state cause naturali – il 55enne assumeva dei farmaci,
che sono stati rinvenuti nella sua vettura – oppure se sia stata una conseguenza dell’assunzione o dell’abuso di alcol e/o sostanze stupefacenti. Il ragazzo dell’amica che ha trovato il cadavere avrebbe infatti dichiarato agli inquirenti che il trans fa uso di varie sostanze stupefacenti. Un’ipotesi che viene rafforzata dall’improvvisa sparizione del colombiano. Gli agenti della Squadra mobile
stanno inoltre cercando di rintracciare il trans per capire, tra le altre cose, se all’appartamento avessero accesso anche altre persone. Nulla farebbe invece per il momento presupporre che la nuova compagna del 55enne – una 47enne del Camerun residente a Parigi che doveva incontrare a Giubiasco il 30 dicembre – abbia avuto un ruolo attivo nel tragico epilogo.