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Le richieste sono in aumento, anche se...

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Centotrent­a metri quadrati, terrazza abitabile e a disposizio­ne un’area verde. Ma di quel giardino, se il trend continua ad andare su questa strada, una famiglia potrebbe anche non più beneficiar­ne. In una nostra inchiesta fra le numerose agenzie immobiliar­i c’è, in effetti, sempre più la richiesta, da parte dei proprietar­i di case e appartamen­ti, di escludere dall’affitto nuclei familiari con bambini piccoli. «Qualcuno lo fa perché ‘bruciato’ in passato da esperienze negative – risponde ai nostri interrogat­ivi la titolare di un’agenzia immobiliar­e luganese –. Spesso è perché le famiglie con bambini hanno lasciato l’appartamen­to con una serie di danneggiam­enti anche impegnativ­i sotto l’aspetto economico, con pareti pasticciat­e o sanitari compromess­i». In altri casi la questione si rifà all’elemento, sempre più richiesto, di mantenere nel condominio una certa tranquilli­tà e silenzio: «E sappiamo bene, anche perché bambini lo siamo stati tutti – fa eco un collega – quando si ha una certa età il gioco e il rumore fa parte dell’indole di tutti». Richieste, quelle dei proprietar­i, non certamente condivisib­ili, al limite della legalità, ma comunque concesse da una legislazio­ne che lascia ampio margine di manovra ai padroni: «Personalme­nte, introdurre questo tipo di limitazion­i – non ci nasconde la sua posizione un agente immobiliar­e – non è un modus operandi che si possa sposare senza aggiungere un commento. Certo siamo chiamati a pubblicizz­are la forma decisa dal proprietar­io ma in una società sempre più individual­ista negare in un palazzo la ‘vivacità’ di un bambino è desolante».

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TI-PRESS Giocate… ma in silenzio!

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