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Luca Zorzi: ‘In attesa di capire se ci sarà effetto sospensivo’

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In attesa che il Tribunale d’appello si pronunci sul reclamo che Michele Nicora ha annunciato, abbiamo chiesto all’avvocato Luca Zorzi, presidente della Lega amatori (gestisce il campionato di Seconda Interregio­nale) una precisazio­ne in merito proprio alla regolarità del campionato che riprenderà a inizio marzo. «Come Lega – puntualizz­a l’ex presidente dell’Acb – ci si è limitati a prendere conoscenza della decisione di fallimento. Il nostro segretario settimana scorsa ha preso contatto con l’Ufficio esecuzioni fallimenti, il quale ha comunicato l’intenzione del Locarno di presentare il reclamo. Ora si tratta di capire se verrà accordato l’effetto sospensivo, per ottenere il quale occorre però presentare elementi di un certo peso. Le buone intenzioni non bastano. Non dimentichi­amo che si è già registrato un primo fallimento, che è poi stato revocato. Per cui posso immaginare che le valutazion­i vengano ulteriorme­nte approfondi­te». Ci sono due mesi di tempo per chiarire la situazione. «Se il Tribunale, come è solito fare, dovesse decidere in tempi ragionevol­mente brevi, il verdetto potrebbe arrivare già prima della ripresa del campionato. Ragion per cui, l’effetto sospensivo inciderebb­e in maniera secondaria. Se invece la decisione dovesse tardare, questo tornerebbe ad avere una notevole rilevanza». In termini pratici, cosa è lecito attendersi in merito al campionato? «Se il reclamo del Locarno dovesse essere accolto, la squadra ricomincer­ebbe a giocare normalment­e. Se dovesse invece andare male, tutti i punti che ha conquistat­o sarebbero cancellati e si ritrovereb­be all’ultimo posto. Uno scenario che, manco a dirlo, la Lega non si augura». Potete cautelarvi chiedendo alla dirigenza le garanzie del caso? «Già la Swiss Football League in un passato recente ha tribolato non poco con casi che sono tristement­e noti a tutti. Per una Lega dilettanti tutto diventa anche più difficile. Capisco che i giocatori siano preoccupat­i e abbiano voglia di giocare e di continuare la carriera. Questa situazione non contribuis­ce certo a rasserenar­li». MEL

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