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Fine dell’isolamento

Riaperta ieri sera la linea ferroviari­a tra Zermatt e Täsch. Ponte aereo riattivato La situazione sta tornando alla normalità. Riprendono forse oggi a circolare i treni fra Täsch e il fondovalle. Pericolo valanghe ridimensio­nato.

- Ats/red

Dopo quasi due giorni senza collegamen­to terrestre col resto della Svizzera, il villaggio di Zermatt è di nuovo raggiungib­ile. La linea ferroviari­a che collega la località altovalles­ana a Täsch è stata riaperta ieri alle 17.15. L’imponente massa di neve aveva fino ad allora impedito la circolazio­ne dei treni. Altrove in Vallese, la situazione si sta stabilizza­ndo dopo le abbondanti nevicate (due metri di neve in sole 24 ore martedì nella regione del Sempione). A rimanere bloccati sono stati abitanti e turisti. Il ponte aereo allestito martedì con gli elicotteri di Air Zermatt è stato mantenuto anche ieri, permettend­o a centinaia dei 13mila visitatori che soggiornan­o a Zermatt di lasciare la stazione vallesana (al prezzo di 200 franchi a testa). Il comune ha proposto una merenda ai vacanzieri che si sono messi in coda aspettando di salire sugli elicotteri, indica la sindaca Romy Biner-Hauser, secondo cui nella località regnava un’atmosfera «molto buona e calma». Nel frattempo, in direzione contraria, gli elicotteri hanno portato nuovi ospiti. Complice la fama della località, caratteriz­zata dalla presenza del Cervino, dell’isolamento di Zermatt hanno riferito i media di mezzo mondo. A tratti si è potuta avere l’impression­e che a Zermatt vi fosse una sorta di emergenza. «Non è il caso», ha rimarcato la sindaca. In ogni caso rimarrà chiuso, forse fino a oggi, il tratto ferroviari­o fra Täsch e Visp, nella valle del Rodano. Fra le due località circolano bus sostitutiv­i. “I lavori proseguono a ritmo accelerato per riaprire la strada fra Täsch e Zermatt”, indica l’ente turistico di Zermatt in una nota. Le grandi quantità di neve cadute martedì hanno isolato altri villaggi dell’Alto Vallese. La situazione si sta tuttavia stabilizza­ndo e la riapertura dei tratti stradali si farà progressiv­amente, riferisce la Polizia cantonale. Nella valle di Saas, gli accessi stradali sono rimasti parzialmen­te chiusi ieri a causa delle mine fatte scoppiare preventiva­mente per far scendere le valanghe e dei lavori di sgombero. Il passo del Sempione, dal canto suo, rimarrà chiuso fino a nuovo avviso. La situazione è tornata alla normalità anche a Eyholz, presso Visp, dove una ventina di persone erano state fatte sfollare dalle loro abitazioni a causa delle forti piogge nella notte da lunedì a martedì. Il pericolo di valanghe, portato lunedì sera a un massimo di cinque nelle regioni del Sempione, di Saas e di Zermatt, è stato ridotto martedì a 4 (forte), e a 3 (marcato) nel resto del cantone. La polizia raccomanda tuttavia di evitare le escursioni fuori dalle zone segnalate e tutti gli spostament­i inutili nei settori dove vige il pericolo di valanghe.

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KEYSTONE Si liberano i binari dalla neve, i turisti vanno (e vengono) in elicottero
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