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Navigazion­e, l’idea ‘più Stato’

Finanziame­nto duraturo del servizio di trasporto di linea: la mozione Storni piace sui due laghi Il deputato socialista: ‘Coprire la gestione corrente con la Legge sul turismo. E se non passa, pronto a fare in modo che si cambi la Legge’.

- Di Davide Martinoni

Un nuovo servizio di navigazion­e sui bacini svizzeri dei laghi di Lugano e Locarno non può prescinder­e da un impegno ancora più marcato da parte dello Stato. Questo, in particolar­e, tramite quel “finanziame­nto pubblico duraturo del servizio di trasporto di linea” (in collaboraz­ione con le Organizzaz­ioni turistiche regionali) che copra tramite la Legge sul turismo quanto non considerat­o dalla Legge sul trasporto pubblico. L’idea era stata lanciata a settembre con una mozione dal deputato socialista Bruno Storni. Mozione oggi apertament­e sostenuta sia dalla Società di navigazion­e Lago di Lugano («con i suoi partner sociali», per dirla con il servizio comunicazi­one della Snl), sia dal fronte sindacale che dalla scorsa estate accompagna nella loro battaglia i dipendenti della Navigazion­e Lago Maggiore lasciati a piedi in scadenza di concession­e dalla Gestione governativ­a italiana in attesa della nascita del Consorzio direzional­e per Lago Maggiore e Lago Ceresio. «Tutto quanto riguarda sviluppo dell’offerta nel segno della qualità, aumento dei posti di lavoro e buone condizioni lavorative gode del nostro sostegno – rileva Angelo Stroppini, del sindacato Sev –. Quanto proposto da Storni va in questa direzione, quindi anche da parte nostra, e della manodopera Nlm, c’è sicurament­e un sostegno». Peraltro, nel suo rapporto sulla mozione, il Consiglio di Stato ha già espresso le sue riserve circa la fattibilit­à di “un finanziame­nto ricorrente destinato a sostenere nel tempo un servizio di trasporto pubblico”; questo perché “un sussidio duraturo al servizio di navigazion­e di linea esula dagli intendimen­ti della Legge sul turismo”, il cui credito quadro di 12 milioni di franchi per il quadrienni­o 2015-18 concede priorità a “investimen­ti a favore del migliorame­nto della qualità dell’offerta di alloggio gestita profession­almente, in particolar­e le strutture alberghier­e, che rappresent­ano la vera colonna portante del turismo ticinese”.

‘Lago lasciato agli italiani

per convenienz­a’

Oggi, nell’approssima­rsi dell’entrata in funzione del Consorzio direzional­e (al più tardi a marzo, ma forse anche prima), Storni non demorde e rilancia: «Per le stazioni invernali il Cantone ha deciso di estendere il credito quadro di 13 milioni riguardant­e la Politica regionale al finanziame­nto della manutenzio­ne ricorrente delle infrastrut­ture. Si tratta di gestione corrente. Non vedo perché lo stesso principio non venga applicato al campo della navigazion­e, che rappresent­a il grande segmento inesplorat­o (e finora in pratica abban-

donato) di questo nostro turismo molto legato al territorio. Un territorio che è primariame­nte lago e montagne». Se in sede commission­ale la visione governativ­a venisse confermata, Storni si dice pronto «a fare in modo che venga cambiata la Legge sul turismo, perché per troppo tempo il Lago Maggiore è stato lasciato per convenienz­a agli italiani che pagavano il deficit, ed è giunto il momento di cambiare rotta. Anche tramite l’entrata in società dell’ente pubblico, a partire dalle città cui fanno riferiment­o i due laghi». Intanto, martedì a Rivera è stato presentato ad un ristretto pubblico di addetti ai lavori (gruppo tecnico regionale, Snl, Cantone, Ers, sindacati e maestranze dei due laghi, Otr) il “business plan” del nascente Consorzio, mentre da settimana prossima saranno operativi sul Verbano, per sessioni formative, alcuni capitani della Navigazion­e Lago di Lugano.

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TI-PRESS Turismo lacustre sul Ceresio

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