Si riqualifica il Bella Cima
Dopo i riali Gurungun, Rianella e Prella; a Stabio si è deciso di mettere mano a un ulteriore torrente: il Bella Cima. Proseguono su tutto il territorio, dunque, gli interventi atti a riqualificare i vari sistemi urbani situati a ridosso (o inglobati) del tessuto urbano del paese. Il Bella Cima, come spiegato nella relazione tecnica di Oikos 2000, attraversa sia la zona industriale che quella residenziale del comune (località Palazzetta, via Giulia). Scorre in parte intubato al di sotto della rete stradale e in parte interrato. Un corso d’acqua che presenta dunque “un elevato deficit dal punto di vista ecologico e allo stato attuale – si legge nel documento – una scarsa funzionalità come elemento di collegamento tra gli ambienti fluviali e agricoli della pianura lungo il Laveggio e la zona collinare sopra il nucleo di Stabio”. Gli interventi che verranno effettuati si andranno così a inserire nell’ambito del progetto ‘Messa in rete degli ambienti naturali e seminaturali del Laveggio’ promosso da Wwf European Alpine Programme e Wwf Svizzera italiana. L’area di intervento del Bella Cima, che attraversa Stabio in direzione sud-est – si concentrerà su una lunghezza di 300 metri. Nel tratto più a monte verrà sostituito un ‘salto di fondo’ artificiale di 1,2 metri con una rampa in massi, al fine di eliminare l’ostacolo per le specie che si inseriscono nel contesto naturale. Scendendo a valle, verranno rifatti l’imbocco del tratto intubato e il sottopasso stradale utilizzando un canale prefabbricato e si provvederà alla messa a cielo aperto. I costi per l’intervento, si legge nella domanda di costruzione, ammontano a quasi 600mila franchi. Con l’obiettivo finale di ripristinare il collegamento biologico per il passaggio della piccola fauna terrestre (anfibi, rettili, micromammiferi), gli ambienti acquatici e al fine di ricreare le condizioni ecologiche idonee per la vitalità della fauna e della flora tipici del corso d’acqua. SLI