Per una carica di municipale accessibile a tutti!
Negli scorsi giorni, le cittadine ed i cittadini di Bellinzona hanno ricevuto al loro domicilio il materiale di voto per esprimersi sul Regolamento Comunale della Città di Bellinzona, approvato dal Consiglio Comunale e referendato dalla strana accoppiata Lega/Udc/Mps. Con l’aggregazione di 13 comuni a Bellinzona si è creata una nuova entità, un nuovo comune, che non può essere paragonato ad uno dei 13 comuni preesistenti. Pertanto nemmeno l’onorario dei municipali può essere paragonato con quanto percepivano gli allora municipali di Bellinzona o Giubiasco, tantomeno con quelli di Gnosca piuttosto che Sementina. Se nella realtà precedente all’aggregazione in molti comuni l’attività di municipale era svolta in gran parte fuori dal tempo di lavoro, con l’eccezione di Bellinzona e probabilmente di Giubiasco, ora, nella nuova entità che conta ben 43’900 abitanti, ciò non è più possibile. Immaginare di avere un Municipio che si impegni seriamente alla cosa pubblica a titolo quasi benevolo e nel tempo libero, non è immaginabile. Oggi più che mai, la città necessita di municipali impegnati. Per far ciò è giusto che la loro funzione, come tutte le altre, sia giustamente indennizzata. Va detto che nell’onorario dei municipali, non è prevista la previdenza sociale (cassa pensione), fatto salvo i contribuiti obbligatori (Avs). Sta quindi ad ognuno di loro il compito di provvedere individualmente a piani previdenziali. Alla fine della legislatura, ogni avente diritto di voto potrà esprimersi democraticamente e, se ritenuto necessario,