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Mendrisio, responsabi­le sport cercasi

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Vedo il concorso per un nuovo responsabi­le dell’Ufficio sport e tempo libero di Mendrisio e, incuriosit­o, vado a vedermi il bando sul sito della Città. La mia attenzione cade sulla data di scadenza (8 gennaio 2018) e sui rimedi giuridici (30 giorni dalla pubblicazi­one per ricorrere al Consiglio di Stato). E faccio due conti. Considerat­e le ferie giudiziari­e, se si volesse impugnare il bando il termine è il 15 gennaio. Ohibò! Se il bando scade l’8 e la sera del 15 viene inoltrato ricorso, cosa succede? Come minimo un bel pasticcio! Se ne sarà accorto chi ha redatto e fatto proseguire il bando? Altri aspetti, non meno preoccupan­ti, si manifestan­o continuand­o la lettura alle voci ‘missione’ e ‘compiti’. Mi è chiaro che il Municipio vuole individuar­e un laureato generico a cui attribuire la funzione di segretario amministra­tivo per dirigere a tempo pieno, sotto la sua unica responsabi­lità, l’Ufficio a uno stipendio che potrebbe anche raggiunger­e i 117’000 franchi, in sostituzio­ne della persona (non laureata) che attualment­e lo dirige con competenza da decenni e che a breve beneficerà della meritata pensione. Constato che è un mistero quale indirizzo di laurea debba avere il candidato: anche un architetto o un fisioterap­ista Supsi o un avvocato avrebbero i requisiti? E sulla base di quale criterio deciderà il Municipio? Che dire poi del fatto che nei requisiti non c’è un riferiment­o a un corso specifico in ambito sportivo o al corso cantonale di funzionari­o? Non costituisc­e fattore preferenzi­ale neanche il domicilio nel Comune. Silenzio pure sulla necessità di conoscere la realtà locale. L’impression­e è che la politica del personale sia per lo meno “all’acqua di rose”, senza una presa di coscienza del patrimonio di risorse disponibil­i, da impiegare con efficienza e modernità.

Americo Albisetti, Mendrisio

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