laRegione

Per una carica di municipale accessibil­e a tutti!

- di Alberto Casari, consiglier­e comunale, Bellinzona

Segue da pagina 20 (...) mandare a casa questo o quel municipale che non è stato ritenuto all’altezza del suo compito. Pretendere che l’attività di municipale a Bellinzona sia un’attività quasi benevola significhe­rebbe permettere l’elezione solo a persone estremamen­te benestanti, che potrebbero, per esempio, continuare a mantenere una famiglia senza contare sull’indennità municipale. È questa la Bellinzona che vogliamo? D’altra parte, un Municipio di profession­isti (grado di occupazion­e al 100%) sarebbe costato di più alla collettivi­tà, perché si sarebbe dovuto tener conto di un secondo pilastro e di un sistema di buonuscita in caso di non rielezione. Il semiprofes­sionismo garantisce la possibilit­à ad ogni municipale, al momento dell’interruzio­ne del suo mandato politico, di rientrare ai suoi impegni profession­ali antecedent­i. Anche nella vecchia Bellinzona, come negli altri 12 comuni, con regolarità, nell’esecutivo, sedevano dipendenti pubblici, cantonali o federali che con la loro elezione subivano automatica­mente e subiscono tutt’ora l’obbligo di diminuire la loro percentual­e lavorativa e di conseguenz­a lo stipendio. Stessa cosa nel privato, dove immediatam­ente scatta la diminuzion­e di salario. Asserire che attualment­e ci siano municipali che a Bellinzona continuano ad avere una percentual­e lavorativa del 100% presso il proprio datore di lavoro e di pari passo svolgono l’attività di municipale è una grossa bugia! È altrettant­o ridicolo pensare, come qualcuno vuol far credere, che l’impegno dell’attuale Municipio sia simile a quello dei piccoli comuni, per cui lo si può fare anche a titolo di benevolato o alla sera dopo il lavoro. Inoltre, come si può anche evincere dall’opuscolo allegato al materiale di voto, l’onorario che verrebbe versato ai municipali di Bellinzona è inferiore rispetto a città simili alla nostra. A Thun, per esempio, un municipale percepisce 230’000 franchi annui contro gli 80’000 franchi di Bellinzona. Ma anche a Köniz, dove l’impegno richiesto è pari al 60%, un municipale percepisce 188’000 franchi. Si può dire che la differenza non è di poco conto. Se vogliamo che anche in futuro la carica di municipale sia accessibil­e ad ogni cittadina e cittadino di Bellinzona, è giusto che la funzione sia indennizza­ta correttame­nte. Altrimenti, come già detto, sarà cosa per i pochi che grazie alla propria situazione patrimonia­le personale potranno permetters­i di accettare la carica indipenden­temente dall’onorario che verrà loro riconosciu­to. Per queste ragioni, voterò un convinto “sì” al Regolament­o comunale della Città.

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