‘Ne servirebbe uno all’Ufficio del gpc’
Il governo non solo frena sul prospettato taglio dei supplenti, ma anzi ritiene che “l’Ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi (gpc ndr) debba essere dotato di un giudice supplente”. Questa “richiesta”, puntualizza l’Esecutivo nella recente lettera alla Commissione, “va contestualizzata nel campo della giustizia penale dove la figura del giudice supplente è necessaria”. È considerata necessaria sia dalla maggioranza che dalla minoranza della Commissione. Quanto proposto dal Consiglio di Stato non sarebbe comunque una novità. La figura, ricorda infatti il governo, era “già presente anni fa: l’allora supplente del giudice dell’applicazione della pena (giap)”. Il quale “sostituiva il giudice titolare nei casi di ricusa, malattia, assenza o altro impedimento e, su richiesta del giudice titolare, quando lo esigeva il funzionamento dell’Ufficio”. Al supplente, annota ancora l’Esecutivo, “era prescritta l’impossibilità di esercitare l’attività forense in ambito penale proprio per evitare di essere influenzato, nella decisione di un caso concreto, dall’attività privata di difensore di un imputato”. Nel frattempo la funzione del giap è stata assorbita dall’Ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi. Al quale qualche anno fa governo, parlamento e popolo hanno tolto un giudice titolare per ragioni di risparmio. Già. A.MA.