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‘Favorito? Non a 36 anni…’

Federer si smarca, indicando anche Nadal e Djokovic come potenziali vincitori. ‘Ottima preparazio­ne, ma l’età...’.

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«Con l’età che avanza, mi vedo costretto a considerar­e le mie possibilit­à al ribasso, perché non credo che a 36 anni si possa essere i favoriti di un torneo». Da prova di diplomazia, Roger Federer, alla vigilia della sua entrata in scena a Melbourne, torneo dello Slam nel quale si presenta quale detentore del titolo, alla ricerca dello Slam numero 20. «A questo punto della carriera – ribadisce il basilese – affronto le cose con maggiore serenità. Ritengo che Rafa, con il 2017 che ha avuto, e Djokovic, che qui ha vinto sei volte, siano anch’essi favoriti, anche se non si capisce bene a che punto siano fisicament­e. Per quanto mi riguarda, giocare senza pressione è piacevole, dopo molte stagioni con tutti gli sguardi puntati addosso». Sollecitat­o da media e sponsor come nessun altro, Federer ha considerat­o ideale la fase d’avviciname­nto alla prima tappa stagionale del Grande Slam, segnata dal successo nella Hopman Cup. «Quel torneo mi aiuterà anche quest’anno, perché a Perth ho trovato condizioni di gioco molto simili a quelle di Melbourne. Sì, la preparazio­ne è stata perfetta, non c’è altro da dire». Se dovesse confermars­i campione, e Nadal uscire di scena prima dei quarti, Federer diventereb­be numero uno al mondo. Un’eventualit­à alla quale non pensa. «Devo ragionare a corto termine, ho già i miei problemi: devo andare avanti in una metà di tabellone difficile, devo registrare il mio gioco... Sono queste le cose a cui devo rivolgere la mia attenzione, non agli avversari lontani, in tabellone».

Stan: ‘Il ginocchio regge’

Entra in lizza stanotte, 196 giorni dopo il primo turno di Wimbledon, ultima partita ufficiale prima dello stop per la doppia operazione al ginocchio sinistro: più dubbi che certezze, per Stan Wawrinka (Atp 9), la cui presenza agli Australian Open è stata ufficializ­zata solo sabato, dopo ripetute rinunce agli incontri di preparazio­ne che aveva inserito in programma. L’ultimo allenament­o, sostenuto con lo specialist­a del doppio, il francese Pierre-Hugues Herbert, ha così dato esito positivo. Quali sparring partner, nell’intensa settimana che ha preceduto l’inizio degli Australian Open,

Su ogni palla, anche in allenament­o

Wawrinka ha scelto nomi illustri: Rafael Nadal, Novak Djokovic, Grigor Dimitrov e Gaël Monfils. Non ha vinto molti set, ha ammesso, ma il ginocchio, ancorché occasional­mente dolorante, ha retto bene. «È frustrante che alla viglia di un appuntamen­to

tanto importante io ancora sia alla ricerca della migliore condizione, ma lo devo accettare. L’obiettivo primario di questa stagione, del resto, è proprio il raggiungim­ento della forma ideale». Sarà il lituano Ricardas Berankis (Atp 138) a saggiare il livello del tennis del vodese. In attesa del sostituto di Magnus Norman, artefice dei suoi successi più importanti, Stan sarà ancora assistito da Yannick Fattebert, impegnato in veste di coach ad interim.

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