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Dalla Cercera un messaggio forte e chiaro

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In occasione dell’ultima assemblea nazionale dei delegati si è parlato a lungo anche di doping. Dopo l’adesione a Swiss Olympic, anche la Federazion­e Svizzera Bocce ha immediatam­ente adottato i nove principi della Carta etica nello sport che al punto 7 recita: “Rifiutare il doping e gli stupefacen­ti e di riflesso informare efficaceme­nte e intervenir­e senza esitare in caso di consumo, somministr­azione o diffusione”. La Fsb ha dato comunicazi­one a tutti i suoi partner. In Ticino qualcosa si è mosso subito, tanto è vero che la società bocciofila Cercera nella sua assemblea del 30 novembre ha votato una aggiunta al suo statuto, più precisamen­te il nuovo articolo 59 Etica e Doping: 1. La Sb Cercera di Rancate si impegna a favore di una attività sportiva salutare, rispettosa, leale e vincente. La sezione, come pure i propri membri e organi funge da esempio con questi valori rapportand­osi con gli altri in maniera rispettosa, agendo e comunicand­o in modo trasparent­e. Riconosce l’attuale Carta

Etica dello sport svizzero e promuove i rispettivi principi fra i suoi affiliati. 2. Il doping contravvie­ne ai principi fondamenta­li dello sport e dell’etica medica e rappresent­a un rischio per la salute. Per queste ragioni il doping è vietato. La Cercera e i propri membri sottostann­o allo statuto sul doping di Swiss Olympic e alle prescrizio­ni d’esecuzione ivi

contenute. Per doping si intende ogni violazione degli articoli 2.1 e 2.10 dello statuto. Il messaggio della Cercera è firmato dal presidente Piergiorgi­o Coduri e dal segretario Fausto Calderari. A quanto ne sappiamo, il servizio medico di Swiss Olympic sarà presente in occasione dei tre campionati svizzeri di specialità.

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FOTOFZ 2002, inaugurazi­one del nuovo bocciodrom­o di Rancate

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