No Billag = No informazioni
Sono sincera e vi faccio sapere che anche a me piace guardare la televisione. Mi piace seguire come il commissario Montalbano svolge le sue indagini nella bella Sicilia e come la carina principessa Sissi soffre nel palazzo gigante a Vienna. E sono anche sincera quando vi racconto che la mia bambina può godere guardando le avventure di Heidi sull’Alpe a Francoforte. Siamo una famiglia che consuma i programmi televisivi sia per piacere sia per informarsi e questo nelle tre lingue nazionali delle volte, anzi, “la storia buna notg” per dirla in rumantsch. Per quanto riguarda l’offerta per i bambini e i programmi informativi per gli adulti stimiamo tantissimo la scelta accurata e il lavoro giornalistico approfondito dalla nostra radio televisione statale la Rsi, la Rts, la Srg, la Rtr. Come per la bambina è importante imparare, per noi è importante essere informati. Ciò vuol dire non solo ricevere notizie tramite i social o pubblicazioni gratis, nulla in contrario, ma credo che queste ultime, da sole, non bastino. Per informarsi bene occorre prestare un po’ di attenzione alle notizie che ascoltiamo e, visto che quasi noi tutti e tutte non abbiamo un mare di tempo a disposizione, siamo dipendenti sempre più da informazioni che devono essere chiare, precise e soprattutto giuste. Giu- ste, e questo mi sembra un aspetto molto importante sul quale soffermarmi, nel senso che devono essere notizie approfondite e apolitiche. In una notizia, commentata e approfondita con informazioni laterali, dobbiamo individuare subito qual è la parte che tratta l’informazione e quali sono, invece, le osservazioni e i pensieri del o della giornalista. Solo così siamo in grado di informarci presto e di avere la libertà di farci un’opinione personale e individuale, che è la base di un discorso democratico diretto: lo scambio delle nostre opinioni. Dietro emissioni elaborate con delicatezza si trova sempre un impegno scrupoloso di una o di un professionista dei media e non solo di una persona che ha fatto un post o che ha diffuso la sua idea nel mondo infinito del cyber. Tutto questo rischieremo di perderlo a breve se non sosterremo, con il nostro contributo finanziario di circa 400 franchi all’anno, la nostra radiotelevisione indipendente, qualificata, che svolge una buona attività giornalistica. Un contributo che non ha più niente a che fare con Billag dato che cambierà il suo mandato, ma che servirà in futuro per una buona formazione della nostra opinione individuale e che andrà a sostegno di una delle qualità più importanti del nostro Paese: lo scambio aperto per la democrazia diretta.