Gran finale con Trump
Il presidente americano terrà il suo discorso l’ultimo giorno del Wef di Davos
Al Forum economico mondiale ci saranno anche Emmanuel Macron, Theresa May e cinque consiglieri federali. Mancherà invece Angela Merkel.
Donald Trump è sicuramente il personaggio più atteso all’incontro tra i ‘grandi del pianeta’ di settimana prossima a Davos. Venerdì 26 gennaio alle 14 il presidente americano terrà il suo discorso, durante il quale potrebbe essergli rivolta qualche domanda dal presidente e fondatore del Forum economico mondiale (Wef) Klaus Schwab. Ma non mancheranno anche altre personalità di spicco. Al Wef parteciperanno anche cinque consiglieri federali. «Una collaborazione globale sarà decisiva durante l’anno in corso: ecco perché è essenziale avere con noi Trump», ha spiegato Klaus Schwab, ieri in una conferenza stampa di presentazione organizzata nella sede del Wef, a Cologny (Ge). Trump è il primo presidente Usa a partecipare a un incontro annuale del Forum dai tempi di Bill Clinton, che era arrivato nei Grigioni nel 2000. All’appuntamento previsto fra il 23 e il 26 gennaio vi saranno anche altri pezzi da novanta come il presidente francese Emmanuel Macron, la prima ministra inglese Theresa May, il premier indiano Narendra Modi – che terrà il discorso d’apertura – e il presidente della Com- missione Ue Jean-Claude Juncker. Mancherà invece ancora una volta all’appello la cancelliera tedesca Angela Merkel: l’esponente del governo di Berlino di grado più elevato sarà la ministra della difesa Ursula von der Leyen. La delegazione americana sarà invece assai numerosa (più di una ventina di persone), capitanata – oltre che da Trump, che terrà il suo discorso solo l’ultimo giorno del forum – dal segretario di stato Rex Tillerson. Ci sarà anche un suo illustre predecessore, John Kerry, e l’ex vicepresidente Al Gore. Mancheranno quest’anno invece i vertici del governo russo, mentre balza all’occhio la folta delegazione dell’Arabia Saudita, con 14 ministri. Presenti pure il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente del consiglio italiano Paolo Gentiloni. Quest’ultimo parteciperà insieme anche al premier greco Alexis Tsipras a un gruppo di lavoro sulla crisi migratoria e sulle prospettive economiche del Mediterraneo. Dal canto suo il governo elvetico sarà rappresentato dal presidente Alain Berset, e dai consiglieri federali Ignazio Cassis, Doris Leuthard, Ueli Maurer e Johann Schneider-Ammann. Mancheranno solo Guy Parmelin e Simonetta Sommaruga. In totale gli ospiti saranno circa tremila, di cui il 21% saranno donne. Un record per il Forum che ha notoriamente una connotazione maschile. La 48esima edizione presenta come tema di fondo ‘creare un futuro comune in un mondo diviso’. «Il nostro mondo di oggi è fratturato dalla crescente competizione tra le nazioni e dalle profonde divisioni all’interno delle società», ha detto Schwab. «La portata delle sfide che il nostro mondo deve affrontare rende più che mai indispensabile un’azione concertata, collaborativa e integrata», ha aggiunto. L’argomento di quest’anno va ad aggiungersi a quello delle edizioni precedenti, sempre rivolte ai grandi quesiti del pianeta: ‘la leadership reattiva e responsabile’ (2017), ‘come padroneggiare la quarta rivoluzione industriale’ (2016), ‘il nuovo contesto globale’ (2015), e via risalendo nel tempo.