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Gli 11 ex sindaci dei quartieri si schierano per il Sì: ‘Onorari adeguati portano candidati qualificat­i’

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I sindaci degli ex Comuni, oggi quartieri, di Bellinzona (Camorino, Claro, Gorduno, Gnosca, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, Sant’Antonio e Sementina) prendono posizione a sostegno del nuovo Regolament­o comunale della capitale. Gli 11 – tramite un comunicato stampa – ricordano che a suo tempo avevano “promosso, allestito e sostenuto lo Studio per l’aggregazio­ne, sintetizza­to nel rapporto finale che le cittadine e i cittadini hanno approvato implicitam­ente in votazione consultiva il 18 ottobre 2015, quando si sono espressi a larga maggioranz­a a favore della costituzio­ne della nuova Bellinzona”. Il rapporto finale, a proposito dell’onorario ai membri del futuro Municipio cittadino, indicava fra l’altro: “L’impegno richiesto ai municipali del nuovo Comune rende imprescind­ibile una parziale profession­alizzazion­e della funzione. A titolo indicativo si individua in un grado d’occupazion­e del 50% l’impegno richiesto, con un supplement­o da definire per sindaco e vicesindac­o. In termini complessiv­i si può valutare un impegno del 400%, per un onere lordo valutabile in circa 600mila franchi annui. Un’adeguata remunerazi­one dei membri dell’esecutivo permetterà di ampliare – evitandone una limitazion­e de facto alla cerchia dei liberi profession­isti – la rosa dei candidati qualificat­i che si potranno mettere a disposizio­ne del servizio pubblico, senza dover sopportare compromess­i troppo pesanti sul piano profession­ale”. A distanza di poco più di due anni dalla votazione popolare “siamo ancora convinti della bontà delle nostre conclusion­i – aggiungono – e sosteniamo tuttora le scelte già sottoscrit­te implicitam­ente dai cittadini di Bellinzona. Confermiam­o la necessità della profession­alizzazion­e, seppur parziale, delle cariche di sindaco, vicesindac­o e municipale, come indicato nel messaggio municipale che ha accompagna­to il Regolament­o in questione, in ragione rispettiva­mente del 70, del 60 e del 50%. Tale soluzione, tradotta in costi attraverso il contenuto dell’articolo 91 del Regolament­o comunale sottoposto a referendum, implica una spesa annua complessiv­a di 615mila franchi, il che rispecchia l’onere previsto attraverso lo studio citato. Per concludere è importante sottolinea­re che la scelta del Consiglio comunale di Bellinzona, quanto ad attribuzio­ne di onorari ai membri del Municipio, non rappresent­a una stranezza che contraddis­tingue la nostra Città, ma si configura perfettame­nte nel quadro di riferiment­o delle Città Svizzere”. Secondo gli 11 ex sindaci, il Regolament­o comunale “consentirà finalmente alla Città di essere operativa, ad esempio nella messa in atto di misure nell’ambito del coinvolgim­ento della popolazion­e nei quartieri”.

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