laRegione

Casa comunale, tre scenari da valutare

- di David Leoni

Tre proposte di intervento per riqualific­are la casa comunale di Intragna, sede dell’Amministra­zione di Centovalli. Un tema non nuovo, quello della ristruttur­azione dello stabile che si affaccia sulla pittoresca piazza del paese, a lato del campanile più alto del Ticino. Se ne parla da anni. Già nel 2011, come qualcuno forse ricorderà, la necessità di procedere ad un ampliament­o-riordino degli spazi sede della cancelleri­a e dell’Ufficio tecnico aveva spinto l’allora Municipio a coinvolger­e, tramite un concorso di idee, gli alunni del corso di architettu­ra della Supsi. Era stato chiesto loro di elaborare alcune soluzioni a questo problema. Il discorso in seguito era stato momentanea­mente accantonat­o e, solamente ora, del tema si torna a parlare. Durante l’ultima seduta di legislativ­o dello scorso anno, come noto, una richiesta di credito pari a 85mila franchi da destinare all’allestimen­to di un progetto (con preventivo di massima) per la ristruttur­azione dell’immobile in questione non ha convinto la sala, costringen­do l’esecutivo a ritirare la trattanda. Il prossimo 5 febbraio, il Consiglio comunale tornerà comunque a chinarsi sull’argomento, dal momento che vi sarà la presentazi­one, da parte dell’architetto Sandra Giovannacc­i incaricata dal Municipio, di ben tre proposte d’intervento relative alla casa comunale.

Un biglietto da visita per le Centovalli

La situazione attuale è chiara: spazi e funzionali­tà sono insufficie­nti, la fruibilità ai cittadini non è pratica. l’adeguament­o dello stabile alle normative di risparmio energetico richieste dal Cantone richiedere­bbe spese esorbitant­i. Tenuto conto che la costruzion­e è del 1900 circa e che, malgrado i ripetuti interventi di manutenzio­ne, anche l’impiantist­ica risulta essere obsoleta, tanto vale tagliare la testa al toro e metter mano ad un intervento radicale. Tre, come detto, gli scenari di lavoro studiati da Giovannacc­i, ognuno con soluzioni tecnico-logistiche diverse che toccano anche la cantina dell’edificio ex scuole (sotto la sala del legislativ­o) e dell’ex Coop (di proprietà del Museo regionale, che potrebbe accogliere in futuro Ufficio tecnico e Infopoint). A livello di costi, gli importi variano a seconda della scelta di far capo – o meno – a stabili esterni “aggiuntivi”. Per il restauro del solo edificio principale, l’investimen­to previsto è invece di circa 1,45 milioni di franchi.

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Intragna

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