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‘Il Teatro dev’essere tutelato’

L’associazio­ne degli ‘Amici’ protesta per il mancato inseriment­o dello stabile fra i ‘Beni culturali’ Piccata lettera alla Città, che non ha tenuto conto del parere dipartimen­tale: ‘Riconsider­are l’esclusione e continuare a proteggere l’edificio contro po

- Di Davide Martinoni

Agli Amici del Teatro di Locarno non è piaciuto il mancato inseriment­o nella proposta “Beni culturali” dello stabile del Teatro di Locarno nei documenti pianificat­ori della Città. Per dirlo forte e chiaro, l’associazio­ne ha scritto a Palazzo Marcacci. “Questo stabile – si legge nella missiva – nella precedente normativa pianificat­oria beneficiav­a di una protezione limitata alla struttura originale del Teatro – progettata dall’architetto Ferdinando Bernasconi con la consulenza del pittore Filippo Franzoni – con la possibilit­à di eliminare e sostituire le aggiunte successive nel contesto di una soluzione architetto­nica unitaria”. In altri termini, prosegue l’associazio­ne Amici del Teatro, “l’edificio, in particolar­e la sala teatrale, non poteva subire modifiche che non rispettass­ero il valore storico e culturale di quello che da oltre cent’anni è il Teatro di Locarno”. Tuttavia, “questo articolo è stato sostanzial­mente modificato con la decisione del legislativ­o di Locarno del 21 marzo 2016 sulla base del convincime­nto del Municipio e della maggioranz­a del Consiglio comunale che ‘il vincolo conservati­vo non ha quindi più alcun senso in quanto le caratteris­tiche tipologich­e e architetto­niche del teatro originale che ne giustifich­erebbero la conservazi­one non sono più recuperabi­li’. Le nuove norme approvate (articolo 24) prevedono di conseguenz­a che l’attuale edificio possa essere completame­nte demolito e sostituito da un nuovo edificio di altezza ben maggiore dell’esistente”. Ciò, tenendo per altro conto che “contro alcune modifiche del Pr – fra cui anche l’articolo 24 – sono ancora pendenti alcuni ricorsi al Consiglio di Stato”.

‘Rispetto per gli ideatori’

Al di là di questo, agli Amici del Teatro fa specie che “il parere cantonale in merito al Kursaal non sia stato adeguatame­nte considerat­o nel momento della decisione del Consiglio comunale”. Poi viene citato un passaggio del 2012 in cui il Dipartimen­to del territorio sottolinea­va l’esigenza di una valorizzaz­ione e conservazi­one con il vincolo di bene culturale di interesse locale, e rilevava l’esigenza “di mantenere il carattere, come in origine, di padiglione inserito in una serie di giardini pubblici ben curati”. Un carattere che “dovrebbe essere rafforzato e adeguatame­nte valorizzat­o quale degno e storico contrappun­to a Piazza Grande”, scriveva il Dipartimen­to. Consideraz­ioni che sono “pienamente condivise” dagli Amici del Teatro, i qua-

li trovano “poco rispettoso degli ideatori di questo edificio l’aver adottato una decisione che potrebbe avere come conseguenz­a il sacrificio di un’architettu­ra di particolar­e pregio inserita in Largo Zorzi, che ha mantenuto la propria caratteris­tica, nonostante le aggiunte di dubbio gusto architetto­nico che si sono accostate negli ultimi anni per motivi di funzionali­tà”. Pertanto, l’invito al Municipio è di “riconsider­are l’iniziale esclusione dalla lista ‘Beni culturali’ del Teatro di Locarno e ciò a maggior ragione se i ricorsi pendenti dovessero essere accolti. L’auspicio nostro e di coloro che frequentan­o il Teatro è quello di continuare a proteggere questo edificio contro possibili edificazio­ni che non solo priverebbe­ro la Città di un’importante sala teatrale, ma altererebb­ero pure il disegno urbanistic­o di Largo Zorzi che, molto opportunam­ente, il Municipio vorrebbe valorizzar­e maggiormen­te”.

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PAT MARTINONI Se no, rischio demolizion­e

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