Una fiaccolata per ritrovare Boris
Ci si mobilita per rintracciare Boris Bernasconi, 19enne di Pregassona scomparso da giovedì scorso. La famiglia e il suo datore di lavoro, la clinica Sant’Anna, dove il giovane sta svolgendo il suo apprendistato, hanno indetto una fiaccolata stasera dalle 21 in Piazza Dante a Lugano. L’annuncio è stato pubblicato su Facebook da Cathy Candolfi zia del giovane a cui i familiari hanno demandato i contatti con i media. La manifestazione in programma stasera ha ottenuto i permessi necessari dall’autorità politica. L’appuntamento, oltre che dalla Rsi, sarà seguito anche dalla trasmissione televisiva italiana “Chi l’ha visto?”, in onda su Rai 3 che ha già preso contatto con la famiglia da cui ha ottenuto il via libera. Nel frattempo, sono emersi alcuni presunti avvistamenti del giovane. «Purtroppo senza riscontri» afferma la zia che, come i genitori, è molto preoccupata. Il 19enne, il cui cellulare risulta spento, potrebbe essere ovunque: nessuna ipotesi al momento può essere esclusa. La ricerca di Boris è diventata quasi virale sui social network «perché probabilmente è entrato nel cuore di tante persone che gli vogliono bene e domani (oggi per chi legge ndr) saremo tantissimi alla fiaccolata», prosegue Cathy Candolfi. Il giovane, che frequenta il Centro professionale commerciale di Lugano, è molto particolare e molto sensibile. «Negli ultimi tempi aveva vissuto un periodo di stress e in generale tende a vivere alcune vicende quotidiane in maniera emotiva». Anche i suoi amici si stanno mobilitando in tutti i modi per ritrovarlo. Fra i particolari che potrebbero aiutare a rintracciarlo ci sono i connotati del giovane diffusi nei giorni scorsi dalla Polizia cantonale: carnagione bianca, età apparente anni 20, corporatura robusta, altezza cm 167, peso kg 90, viso largo, pizzetto, occhi azzurri chiari, naso grande, labbra carnose, capelli castani scuri, ricci corti. Chi avesse informazioni su di lui è pregato di contattare la Polizia allo 0848 25 55 55. Boris ha qualche difficoltà motoria e parla un italiano forbito anche se gli capita di balbettare. Al momento della scomparsa indossava un pullover nero, pantaloni jeans neri, una giacca (piumino) di colore blu, occhiali da vista. La zia rivela un altro dettaglio che potrebbe essere significativo: «Ogni tanto e soprattutto quando si agita, gli viene un leggero tic alla testa. Come se annuisse».