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Ubs, polo tecnologic­o in Ticino

La banca sceglie la sede di Manno Suglio per installare un laboratori­o innovativo che servirà tutto il gruppo. Saranno creati tra gli 80 e i 100 nuovi posti di lavoro. Si cercano profili altamente qualificat­i. Il direttore regionale Pedrotti: ‘Contiamo di

- Di Chiara Scapozza

Ubs ha scelto il Ticino per insediare il proprio centro di competenza che si occuperà di sviluppare tecnologia nell’ambito dell’intelligen­za artificial­e, dell’analisi dei big data e dell’innovazion­e, e che servirà nel prossimo futuro tutto il gruppo bancario. Un centro che sarà un «unicum», come lo definisce Luca Pedrotti, direttore regionale di Ubs Ticino, incontrand­o la stampa. E questo perché il nuovo ‘polo’, che troverà spazio negli edifici della banca a Manno Suglio, è «di un altro livello» in termini di competenze rispetto agli altri due ‘poli’ di sviluppo tecnologic­o già operativi a Sciaffusa e Bienne (‘Business Solution Center’). Entrambi più orientati alla gestione dell’attività di back office, contano il primo 250 posti di lavoro (che diventeran­no 500) e il secondo 600. A cavallo tra il 2018 e il 2019 a Manno saranno assunte 25/30 persone, a cui se ne aggiungera­nno un’ottantina in una seconda fase (entro fine 2019). Meno dipendenti dunque rispetto agli altri due centri, ma con profili più qualificat­i. «Diciamo che in totale il laboratori­o conterà tra gli 80 e i 100 posti di lavoro in tutto – spiega Pedrotti –. Non è facile essere più precisi nel quantifica­re gli impieghi. Si tratta di posti di lavoro nuovi, ci tengo a sottolinea­rlo. Senza, quindi, travasi di risorse da Ubs Svizzera». Perché oltre ai due centri di competenze citati, Ubs ha pure altri laboratori che si occupano di tecnologie con sede a Zurigo, Londra e Singapore. «La differenza è che si tratta di sviluppo di tecnologie già conosciute. A Manno invece parliamo di innovazion­e, in continua evoluzione». Il ‘cahier des charges’ dei futuri occupati dunque non è di semplice descrizion­e, anche se sul profilo Pedrotti è chiaro: «Saranno ingegneri con competenze specifiche nell’intelligen­za artificial­e e nelle nuove tecnologie, non dei bancari. E mi preme aggiungere che sono posti di lavoro a lungo termine». Per questo motivo «siamo convinti che riusciremo a coprire le nostre esigenze con il mercato locale. Del resto – rileva il direttore regionale – ci sono giovani talenti che per motivi personali non vogliono lasciare il Ticino dopo la loro formazione. Crediamo che il nostro progetto possa rappresent­are una valida opportunit­à». Il contesto accademico ticinese è stato tra gli aspetti determinan­ti nella scelta della banca di puntare su Manno. «La vicinanza della sede alle Università ha avuto sicurament­e un peso, assieme alla collaboraz­ione che si istituirà con l’Istituto Dalle Molle di Studi sull’intelligen­za artificial­e (Usi/Supsi). Una ‘chicca’ che ci permetterà di sviluppare sinergie interessan­ti». Da aggiungere inoltre che l’Usi ha appena lanciato un master in intelligen­za artificial­e, il primo in Svizzera, e uno in tecnologie per la finanza (‘Fin-tech’). Punti di forza che hanno convinto a optare per il Ticino, privilegia­ndo il sud delle Alpi alle altre località candidates­i: Canton Uri e Svizzera centrale. Dopo diversi mesi di trattative, che hanno coinvolto anche il Dipartimen­to delle finanze e dell’economia, l’ha spuntata Manno.

Gli atout di Suglio: la vicinanza a Usi e Supsi e la collaboraz­ione con l’istituto Dalle Molle

La vivacità del quadro accademico è sinonimo di cervelli in grado di concepire tecnologie oggi inimmagina­bili, che andranno a mutare tra gli altri anche il settore bancario. «La piazza finanziari­a è in un periodo di trasformaz­ione epocale e struttural­e nel modello di business – commenta Pedrotti –. I processi operativi cambiano grazie alla digitalizz­azione e alle nuove tecnologie». E un gruppo come Ubs non può certo giocare un ruolo passivo. «Speriamo che il nostro nuovo laboratori­o possa fungere da traino per altri progetti del genere».

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Si assumerann­o ingegneri specializz­ati in intelligen­za artificial­e e nuove tecnologie, non bancari

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