Vitta: ‘L’investimento nella formazione universitaria ha fatto la differenza’
«La decisione di Ubs avrà un impatto diretto e quantificabile: 100 nuovi posti di lavoro in ambiti all’avanguardia». La soddisfazione di Christian Vitta, direttore del Dipartimento finanze ed economia, è evidente. «Le sinergie tra economia ed istituti di ricerca sono testimonianza concreta di come il Ticino che ha investito nella formazione universitaria può fare la differenza».
Le discussioni tra Ubs e Dfe sono durate un anno, per concludersi col ‘colpaccio.’ Christian Vitta,
cosa ha messo sul tavolo il Cantone?
Abbiamo accompagnato chi stava analizzando questo progetto, in particolare nel far conoscere e nel mettere in relazione Ubs con i vari attori presenti sul territorio. Un elemento importante è stato senz’altro la presenza degli istituti di ricerca in Ticino: elemento che si è rivelato essere distintivo rispetto ad altre ubicazioni. Chiaramente poi occorre essere capaci di sviluppare queste condizioni quadro nel corso del tempo, affinché quest’iniziativa possa crescere nel corso degli anni.
Con Ubs, anche il Dfe ha auspicato che questo progetto faccia da “apripista”. Ci sono già altre attività interessate alla ricerca sull’intelligenza artificiale che si macina in Ticino?
Non vorrei creare false attese. Speriamo però che questa decisione faccia conoscere oltre i confini cantonali un Ticino fatto di ricerca in questi ambiti. Sono delle opportunità che potrebbero presentarsi anche per altre realtà.
Le nuove tecnologie potrebbero aiutare a ridare slancio alla piazza finanziaria ticinese e recuperare il terreno perso negli ultimi anni?
Più che altro la piazza finanziaria deve essere in grado di adeguarsi e saper anticipare i tempi in questo settore. Questa decisione sicuramente è un elemento che può essere caratterizzante per la nostra piazza finanziaria. Da qui l’evento che organizzeremo il 20 marzo riguardante il FinTech, per sensibilizzare tutti gli attori interessati delle tendenze in atto.