Droni a caccia di dispersi, robot che scovano aerei nemici o clienti insolventi... ricerca in aiuto all’economia
Insegnano alle macchine a risolvere problemi sempre più complessi, senza che l’uomo dica loro che cosa fare. Si ispirano al cervello umano, cercano di riprodurne l’intelligenza e in questo sono molto bravi. Nel 2016 la più grande associazione industriale svizzera ha premiato l’Istituto dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (Idsia) a Manno con lo Swiss ICT Award. Il motivo: «L’Idsia è uno dei migliori istituti di ricerca a livello internazionale nel campo dell’intelligenza artificiale bio-ispirata e le aziende svizzere ne beneficiano». Le applicazioni create sono numerose. Come imparare dalle super organizzate formiche come ottimizzare la distribuzione di olio combustibile e farlo pianificare da una macchina. Come insegnare ad un robot quando un aereo è amico o nemico o quando un cliente è potenzialmente insolvente. Tutto grazie all’intelligenza artificiale che incrocia numerosi dati, crea modelli e fa valutazioni. Così l’Idsia ha progettato per la Pina Petroli Sa un metodo per ottimizzare la distribuzione delle merci, per Armasuisse, sistemi per riconoscere in automatico le intenzioni di velivoli che penetrano spazi aerei protetti. E non solo, si lavora anche su un’autostrada virtuale per droni che passerà sopra le nostre teste, si insegna ai droni a collaborare coi segugi per soccorrere chi si perde nei boschi. «Il nostro obiettivo è aumentare la conoscenza, ma non siamo affatto puri accademici perché lavoriamo anche con le aziende per far crescere il tessuto economico. Grazie all’intelligenza artificiale alcuni lavori vengono fatti in modo più efficiente e l’economia ci guadagna. Non si toglie lavoro, la macchina non può sostituire l’uomo», ha spiegato sulla ‘Regione’, in una recente intervista, il professor Luca Maria Gambardella, direttore dell’Idsia (Usi e Supsi). Il suo team (oggi di 60 ricercatori di cui 7 professori) anni fa sviluppò algoritmi Lstm (Long-Short-Term-Memory) per il riconoscimento vocale: quello utilizzato da Google, oggi disponibile per miliardi di utenti di smartphone.