I pantaloni li portano tutti
Il principio di pari opportunità tra i sessi diventa argomento di sensibilizzazione anche per gli studenti delle scuole professionali del Ticino
Piero e Piera pari sono. In famiglia come nel lavoro. E la consapevolezza sulle uguali opportunità di genere è bene averla sin dall’adolescenza. La piattaforma bilzobalzo.cerdd.ch creata in questi giorni e rivolta a un pubblico particolarmente giovane parte proprio da qui: educare all’uguaglianza. “Bilzobalzo” come il gioco dell’altalena che richiede equilibrio, abilità e capacità di negoziazione. Il sito, organizzato in collaborazione con le associazioni professionali e scolastiche, vuole dunque estendere la conoscenza dei diritti, come ci conferma Sabrina Guidotti, direttrice aggiunta della Società impiegati di commercio (Sic) e facente parte della direzione del progetto. «Il sito è solo un elemento di un programma più ampio teso a rendere coscienti gli studenti sulle “tematiche gender”, aiutandoli così ad avere una visione di equità per il loro futuro. L’idea – prosegue Guidotti, che nell’impegno è affiancata dalla condirettrice Tamara Pedrazzoli Bernasconi – sta nell’intervenire sulla scena pedagogica del Canton Ticino fornendo informazioni e materiale di sostegno necessario per divulgare il concetto. Tra gli istituti coinvolti nel programma troviamo tre scuole a Locarno: la Spai, la Ssmt e la Cpc, mentre a Trevano partecipa la Cpt. Da notare che sul nuovo portale web parte del materiale didattico è già disponibile. L’iniziativa è finanziata dalla Confederazione, grazie alla presenza dell’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo, il quale sito «dà delle indicazioni su cos’è lo spirito alla base del sostegno dei progetti» spiega Guidotti. L’ente in questione infatti non solo è una fonte di sostegno per iniziative del genere, ma si occupa anche di ricerca, di collaborazione legislativa e parlamentare e rappresenta il Paese nelle organizzazioni internazionali come l’Onu. La Sic non è nuova a iniziative di questo tipo e infatti ha dato più volte vita a piani di sensibilizzazione che affrontano il tema dell’equa rappresentanza, applicandolo in diversi ambiti. Un esempio è il “progetto LUI”, che promuove il tempo parziale per gli uomini, proponendo l’opportunità di una presenza familiare più bilanciata tra genitori. Così come i progetti destinati alle donne e alle aziende, target differenti ma che condividono il principio espresso chiaramente dalla direttrice aggiunta del Sic: «Ognuno deve fare un po’ la sua parte per cambiare qualcosa». In concomitanza con la nuova piattaforma su internet, oggi, giovedì, a partire dalle 17, il Centro professionale tecnico di Trevano ospiterà Rosy Nardone, ricer-
catrice e professoressa, che affronterà l’uso di strumenti digitali e le loro molteplici funzionalità: vere opportunità di apprendimento anche sulla parità di genere. «Il discorso – ricorda Guidotti – è quello di un giusto equilibrio tra la vita professionale e la vita privata e questo riguarda sia gli uomini che le donne». Un percorso complesso, che coinvolge come detto l’ambiente professionale ma anche familiare, così come è vero che si estende alla relazione fra genitori e figli, tra insegnanti e ragazzi. Perché se è vero che Piero e Piera pari opportunità hanno e devono avere nel loro cammino, è altrettanto riconosciuto che spesso i diritti, come i doveri, hanno bisogno di gambe per camminare.