I cantieri Unia per il 2018
Per il sindacalista Igor Cima: ‘Sarà un anno di mobilitazione nel settore edile’ Giangiorgio Gargantini: il 2017 è stato ‘un anno di sciopero’, tra cui quello della Navigazione Lago Maggiore e della ditta Caviezel Sa
Rafforzare i contratti collettivi di lavoro (Ccl), battersi per un salario minimo cantonale dignitoso e continuare la lotta contro il dumping salariale. Questi i principali obiettivi di Unia Ticino e Moesano per il 2018, illustrati ieri dal sindacato in una conferenza stampa a Bellinzona. Giangiorgio Gargantini, segretario sindacale, ha in primo luogo illustrato il lavoro fatto nel 2017: lo ha definito “un anno di sciopero”, viste le numerose mobilitazioni avvenute. Tra queste, lo sciopero della Navigazione Lago Maggiore, quello presso la ditta Caviezel Sa e quello in due ditte edili nelle Tre Valli. Ma «il successo principale per noi è stato avere un sindacato in grado di mobilitarsi e di lottare affianco ai lavoratori. Gli scioperi effettuati – ha sottolineato Gargantini – sono un segno di vitalità del sindacato e di forza, di coraggio dei lavoratori per lottare per i loro diritti» . Unia ha inoltre rivendicato il recupero di due milioni di franchi grazie al proprio servizio giuridico: «Questo mostra alla popolazione l’importanza del lavoro che è stato fatto e l’utilità per i lavoratori di rivolgersi al sindacato. D’altro canto – ha continuato Gargantini – anche l’aumen-
to delle denunce penali è significativo: si parla di reati che vanno ben oltre, ad esempio, al ritardo o alla mancanza del pagamento del salario, ma che implicano situazioni, anche di violenza, molto più gravi». Sono poi state illustrate le campagne sindacali del 2017 coronate dal successo: le
vittorie contro la riforma fiscale delle imprese III, contro la privatizzazione delle Aziende industriali di Mendrisio (Aim) e contro la Previdenza vecchiaia 2020. Mentre è ancora in corso la raccolta firme contro la Riforma fiscale cantonale con il termine che scadrà tra due settimane: «Siamo un po’ in difficoltà, ma contiamo di arrivare all’obiettivo» ha detto Vincenzo Cicero, responsabile Unia per il Sottoceneri, sottolineando che più della metà delle firme è stata raccolta. Per Igor Cima, responsabile del settore artigianato, il 2018 sarà «un anno di mobilitazione nel settore edile». Uno degli obiettivi principali di Unia sarà infatti quello di rafforzare i contratti collettivi di lavoro. «In particolare il nuovo contratto nazionale mantello (Cnm) dell’edilizia, essenziale per i lavoratori del settore e quindi anche per il sindacato. Sarà quindi una delle nostre battaglie prioritarie», ha indicato Gargantini. «Il nostro obiettivo non è quello di andare a fare sciopero, ma di difendere i diritti dei lavoratori. Chiaramente per questo Contratto siamo pronti ad andare fino in fondo». In generale il sindacato intende contrastare i Contratti collettivi e i contratti normali di lavoro che favoriscono il dumping salariale. A livello politico il sindacato si batterà per l’introduzione di un salario minimo cantonale dignitoso che secondo Unia è di 21 franchi all’ora, basandosi su una recente decisione del Tribunale federale. Inoltre sosterrà anche in modo attivo la campagna contro l’iniziativa No Billag. Inoltre continuerà anche la lotta contro il dumping salariale. Si tratta di «un tema trasversale in tutti settori» ha affermato Dario Cadenazzi, responsabile del settore edilizia, che vede come ruolo prioritario del sindacato «l’organizzazione collettiva dei lavoratori».