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Traffico, ‘basta semafori’

Malcantone, 12 Comuni invitano la Gestione a non approvare tutte le misure previste dal governo Gli enti locali chiedono di accelerare la progettazi­one delle gallerie fra Agno e Ponte Tresa e il trasporto pubblico

- Di Alfonso Reggiani

Che la commission­e della gestione del Gran Consiglio non approvi tutte le misure contenute nella richiesta di credito di circa 8,6 milioni di franchi e non dia l’autorizzaz­ione a spenderne altri 15 per realizzare le opere di pronto intervento per il basso Malcantone! È una presa di posizione parecchio critica quella diffusa ieri dalla maggioranz­a dei municipi (12 su 19) della regione contrari a molte misure proposte. Le opere sono previste nell’ambito della seconda fase del Piano dei trasporti del Luganese (Ptl) e del Programma di agglomerat­o del Luganese (Pal). La soluzione proposta dal Consiglio di Stato, sulla quale la Gestione è chiamata ad esprimersi, è in buona parte ritenuta inadeguata e inopportun­a. Perciò, i Comuni chiedono ai commissari di valutare attentamen­te quanto segnalato nella presa di posizione e di coinvolger­li per una consultazi­one. Riconoscon­o la necessità di trovare soluzioni all’annoso problema del traffico, ma solo con proposte che possano portare realmente un valore aggiunto, non quelle considerat­e “palliative”. Se i provvedime­nti non porteranno alcun migliorame­nto penalizzan­do la circolazio­ne per anni, meglio sarebbe non fare nulla. Occorrono piuttosto misure radicali, come gallerie e circonvall­azioni, scrive il capofila del malcontent­o, ossia il Comune di Monteggio forte del sostegno di altri 11 enti locali: Alto Malcantone, Aranno, Astano, Cademario, Croglio, Curio, Miglieglia, Neggio, Novaggio, Ponte Tresa e Sessa. Gli interventi condivisi sono la nuova fermata del trenino alla Colombera di Caslano, il risanament­o del ponte di ferro che attraversa il fiume Magliasina e la pista ciclo-pedonale. Bocciate, invece, le sistemazio­ni con nuovi semafori agli incroci fra via Cantonale e via Stazione e fra via Colombera e via Industria. Non piacciono nemmeno le misure programmat­e alle rotonde di Magliaso e della Magliasina.

Dubbi su perizie e simulazion­i

Oltre a ribadire quanto già espresso nel periodo 2011/2012, Monteggio si dice d’accordo con la strategia del Dipartimen­to del territorio che vuole diminuire le auto sulle strade incentivan­do il trasporto pubblico con la rete TramTreno, sostenendo la mobilità aziendale, promuovend­o il car-pooling e la mobilità lenta. Ma mette in dubbio perizie e simulazion­i preventive a supporto delle opere indicate nel messaggio e, se venissero approvate, manifesta preoccupaz­ione per la gestione dei vari cantieri programmat­i sull’arco di 18-24 mesi, periodo durante il quale la regione “vivrà una paralisi totale”. Una para-

lisi che, “oltre a produrre un vero dramma per la mobilità del fondovalle causerà maggior traffico parassitar­io nel medio e alto Malcantone” penalizzan­do artigiani e imprese locali. Non solo. Pur comprenden­do le finalità delle soluzioni, scrive l’esecutivo di Monteggio “non riteniamo responsabi­le

un credito, per il quale i Comuni dovranno contribuir­e per 6,205 milioni di franchi, non ottenendo vantaggi, se non quelli prettament­e locali, beneficiat­i solo da pochi Comuni a discapito di tutti gli altri”. La richiesta di interventi puntuali a Caslano e Magliaso sono “giustifica­ti e comprensib­ili”ma

sarebbe meglio privilegia­re l’interesse di tutti gli enti locali. I 12 Comuni chiedono di “accelerare la progettazi­one delle gallerie tra Agno e Ponte Tresa e promuovere il trasporto pubblico”, in particolar­e potenziand­o le corse dell’autopostal­e, nelle fasce orarie più calde.

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TI-PRESS Non condivisi gli interventi per i quali alle località sono richiesti 6,2 milioni di franchi

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