Traffico, ‘basta semafori’
Malcantone, 12 Comuni invitano la Gestione a non approvare tutte le misure previste dal governo Gli enti locali chiedono di accelerare la progettazione delle gallerie fra Agno e Ponte Tresa e il trasporto pubblico
Che la commissione della gestione del Gran Consiglio non approvi tutte le misure contenute nella richiesta di credito di circa 8,6 milioni di franchi e non dia l’autorizzazione a spenderne altri 15 per realizzare le opere di pronto intervento per il basso Malcantone! È una presa di posizione parecchio critica quella diffusa ieri dalla maggioranza dei municipi (12 su 19) della regione contrari a molte misure proposte. Le opere sono previste nell’ambito della seconda fase del Piano dei trasporti del Luganese (Ptl) e del Programma di agglomerato del Luganese (Pal). La soluzione proposta dal Consiglio di Stato, sulla quale la Gestione è chiamata ad esprimersi, è in buona parte ritenuta inadeguata e inopportuna. Perciò, i Comuni chiedono ai commissari di valutare attentamente quanto segnalato nella presa di posizione e di coinvolgerli per una consultazione. Riconoscono la necessità di trovare soluzioni all’annoso problema del traffico, ma solo con proposte che possano portare realmente un valore aggiunto, non quelle considerate “palliative”. Se i provvedimenti non porteranno alcun miglioramento penalizzando la circolazione per anni, meglio sarebbe non fare nulla. Occorrono piuttosto misure radicali, come gallerie e circonvallazioni, scrive il capofila del malcontento, ossia il Comune di Monteggio forte del sostegno di altri 11 enti locali: Alto Malcantone, Aranno, Astano, Cademario, Croglio, Curio, Miglieglia, Neggio, Novaggio, Ponte Tresa e Sessa. Gli interventi condivisi sono la nuova fermata del trenino alla Colombera di Caslano, il risanamento del ponte di ferro che attraversa il fiume Magliasina e la pista ciclo-pedonale. Bocciate, invece, le sistemazioni con nuovi semafori agli incroci fra via Cantonale e via Stazione e fra via Colombera e via Industria. Non piacciono nemmeno le misure programmate alle rotonde di Magliaso e della Magliasina.
Dubbi su perizie e simulazioni
Oltre a ribadire quanto già espresso nel periodo 2011/2012, Monteggio si dice d’accordo con la strategia del Dipartimento del territorio che vuole diminuire le auto sulle strade incentivando il trasporto pubblico con la rete TramTreno, sostenendo la mobilità aziendale, promuovendo il car-pooling e la mobilità lenta. Ma mette in dubbio perizie e simulazioni preventive a supporto delle opere indicate nel messaggio e, se venissero approvate, manifesta preoccupazione per la gestione dei vari cantieri programmati sull’arco di 18-24 mesi, periodo durante il quale la regione “vivrà una paralisi totale”. Una para-
lisi che, “oltre a produrre un vero dramma per la mobilità del fondovalle causerà maggior traffico parassitario nel medio e alto Malcantone” penalizzando artigiani e imprese locali. Non solo. Pur comprendendo le finalità delle soluzioni, scrive l’esecutivo di Monteggio “non riteniamo responsabile
un credito, per il quale i Comuni dovranno contribuire per 6,205 milioni di franchi, non ottenendo vantaggi, se non quelli prettamente locali, beneficiati solo da pochi Comuni a discapito di tutti gli altri”. La richiesta di interventi puntuali a Caslano e Magliaso sono “giustificati e comprensibili”ma
sarebbe meglio privilegiare l’interesse di tutti gli enti locali. I 12 Comuni chiedono di “accelerare la progettazione delle gallerie tra Agno e Ponte Tresa e promuovere il trasporto pubblico”, in particolare potenziando le corse dell’autopostale, nelle fasce orarie più calde.